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Alan Wake 2: un viaggio tra orrore e mistero

Dal suo lancio nel 2010, Alan Wake è diventato un riferimento per i fan di Twin Peaks. Remedy Interactive e il direttore Sam Lake non hanno mai nascosto come la celebre serie di David Lynch abbia influenzato il gioco horror. Alan Wake porta con sé quell’ispirazione, grazie a un’ambientazione tipica del Midwest e a un cast di personaggi eccentrici che potrebbero tranquillamente essere avventori del Double R Diner.

Un sequel atteso

Non sorprende quindi che il sequel, l’atteso Alan Wake 2, segua questa scia. Durante una demo a porte chiuse al Summer Game Fest di quest’anno, sono tornato nell’inquietante cittadina di Bright Falls, che si presenta tanto atmosferica quanto disturbante come in passato. Sebbene l’influenza di Lynch sia ancora palpabile, il sequel sembra intraprendere una direzione completamente nuova, attingendo a una gamma più ampia di ispirazioni.

Una nuova atmosfera

Se ti aspetti lo stesso strano e bizzarro tono horror che ha reso Alan Wake un cult, potresti rimanere sorpreso da ciò che Alan Wake 2 ha da offrire. Da ciò che ho visto finora, il sequel sembra più simile a True Detective che a Twin Peaks, esplorando il mondo strano di Bright Falls attraverso la lente di un dramma procedurale. E fa tutto questo modernizzando la formula horror del titolo originale, rendendola più in linea con la recente ondata di remake di Resident Evil di Capcom. Tuttavia, ciò non significa che il sequel abbia perso la sua eccentricità.

Un cambio di passo

Il segmento di gameplay che ho visto al Summer Game Fest si concentra interamente su Saga, un nuovo personaggio del sequel. È un’agente dell’FBI inviata a Bright Falls per indagare su un culto, avventurandosi nel profondo dei boschi insieme al suo partner. Alan Wake sarà giocabile nel gioco, ma Remedy ha mantenuto il riserbo su come apparirà nel “Luogo Oscuro”. La mia demo si è concentrata perciò per 30 minuti sull’indagine di Saga, che presenta un tono completamente diverso rispetto al gioco originale.

Dalla sequenza che ho visto, è difficile avere un’idea completa del gioco. La demo iniziava con Saga che camminava lentamente tra gli alberi, raccogliendo indizi e assaporando l’atmosfera. Non era il tono bizzarro e surreale che avevo amato nel primo gioco; piuttosto, si sviluppava come un classico procedurale investigativo, con i due protagonisti intenti a mettere insieme indizi su un killer soprannaturale in libertà.

Un sistema investigativo unico

Un aspetto originale del gameplay di Saga è che può rifugiarsi in una stanza della sua mente, dove può organizzare fisicamente tutti gli indizi trovati. Diverse volte durante la demo, ho visto Saga affiggere indizi su una bacheca, con corde rosse che collegano tutto. In seguito, poteva “interrogare” i sospetti in quell’ambiente, osservando una loro foto e scegliendo delle opzioni di dialogo per ottenere informazioni. È un approccio alla ricerca più cerebrale rispetto al primo Alan Wake, arricchendo l’esplorazione in terza persona con un sistema investigativo innovativo.

Durante una sessione di domande e risposte dopo la demo, ho chiesto al team di sviluppo se l’influenza di Twin Peaks fosse ancora presente nel sequel. Hanno confermato che lo show continua a influenzare il gioco, ma hanno anche sottolineato che la storia attinge a una varietà di fonti. Quando un membro del team ha citato True Detective come ispirazione, il gameplay di Saga ha subito acquisito un nuovo significato. La sequenza che ho visto riflette certamente il tono crudo e serio della serie HBO, più che l’eccentrico melodramma per cui è noto Lynch. Immagino che quest’ultimo possa ancora apparire nei segmenti di gameplay di Alan Wake, ma il team ha promesso di rivelare ulteriori dettagli più avanti in estate.

Un’interpretazione moderna dell’orrore

È un cambiamento di ritmo sorprendente, ma che ha perfettamente senso nel contesto. Alan Wake 2 punta a una pura esperienza di survival horror, traendo ispirazione dai remake di Resident Evil di Capcom. La sezione che ho visto sembrava davvero un omaggio a Resident Evil 2, con la scarsità di risorse e il sistema di inventario a griglia. Tuttavia, è l’azione a rendere questa connessione particolarmente chiara. Gli scontri a fuoco sembrano provenire direttamente dai remake di Capcom, con Saga che spara con calma e metodo a inquietanti cultisti soprannaturali. Anche quando infila un razzo nel cavo orale di uno di loro, l’animazione ricorda da vicino quella di Leon S. Kennedy mentre trafigge un zombie in Resident Evil 4. Tutto questo rende il sequel notevolmente più moderno, un passaggio necessario considerando come il suo predecessore possa apparire datato.

La stranezza rimane

Sebbene abbia apprezzato il gameplay di survival horror più tradizionale che ho visto, non potevo fare a meno di chiedermi se il sequel stesse perdendo troppo della tipica eccentricità di Remedy. Questo timore è svanito nell’ultima parte della demo, dove l’inspiegabile inquietudine ha preso piede. L’ultima sequenza vede Saga camminare in una zona buia del bosco, mentre tunnel e vicoli si sovrappongono sullo schermo. È un’immagine inquietante, che mette in evidenza che c’è qualcosa di ultraterreno che si muove sotto la superficie. Questo diventa chiaro con un colpo di scena finale alla fine della demo. Dopo aver trovato Alan Wake sulla spiaggia, lei menziona che è scomparso da 13 anni, una rivelazione che sorprende sia lui che me.

Quella sequenza finale è stata sufficiente per catturare la mia attenzione, convincendomi che lo stile di Remedy non si è perso nel suo approccio modernizzato all’orrore. Anche con l’influenza di un gioco AAA e di una serie TV di prestigio, Alan Wake 2 non si sta trasformando in un Last of Us. Il tocco bizzarro dell’originale è ancora presente sotto la sua superficie oscura, con un velo di mistero soprannaturale in cui sono pronto a perdermi. L’influenza di Twin Peaks è ancora molto presente; aspettati però più l’orrore surrealista di The Return che il tono camp delle prime due stagioni.

Alan Wake 2 sarà disponibile il 17 ottobre per PS5, Xbox Series X/S e PC.