Un romanzo che va oltre l’amore
Pubblicato da Editrice Nord, il libro si presenta con una copertina intrigante e un’affermazione audace: “Questa non è una storia d’amore, ma parla d’amore”. Questo potrebbe far sorgere qualche scetticismo, ma non lasciatevi ingannare: “Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow” non è solo una storia romantica, ma esplora anche relazioni più profonde e complesse. È importante ricordare che, mentre ci rivolgiamo a un pubblico giovane e nerd, possiamo affrontare temi di questo tipo senza compromettere la nostra identità.
La trama ruota attorno a Sadie Green e Sam Masur, due amici d’infanzia diventati sviluppatori di videogiochi. Sam ha subito un incidente che ha compromesso la sua mobilità, e Sadie lo incontra in ospedale, dove inizia a fargli visita come volontaria. Le oltre novecento ore trascorse insieme non saranno solo un atto di buona volontà, ma diventeranno anche il catalizzatore di conflitti e malintesi. La loro storia è costellata di alti e bassi, successi nel mondo dei videogiochi e relazioni complicate.
Un approccio unico al mondo videoludico
Leggendo il romanzo, ci si rende conto che “Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow” non è solo una narrazione di videogiochi, ma un affresco delle vite di chi li crea. Gabrielle Zevin riesce a trattare il tema in modo accessibile anche a chi non è esperto del settore, rendendo comprensibili le sfide e le emozioni che accompagnano la carriera di un sviluppatore.
All’inizio, ammetto di aver affrontato la lettura con un certo scetticismo. Spesso, i videogiochi sono rappresentati in modo superficiale in altre forme di intrattenimento, e temevo che anche qui potesse avvenire lo stesso. Tuttavia, man mano che la storia si sviluppava, ho iniziato a comprendere che l’autrice non si stava concentrando sul videogioco in sé, ma sulle persone che ci stanno dietro. Il videogioco diventa, così, un contesto in cui si sviluppano relazioni umane, influenzando profondamente i legami tra i personaggi.
Una visione profonda e realistica
Gabrielle Zevin è abile nel descrivere sia i lati positivi del mondo videoludico, come la creatività degli sviluppatori, sia le problematiche, tra cui il sessismo radicato nel settore e il modo in cui la vita professionale può divorare relazioni e benessere personale. È interessante osservare come l’autrice riesca a trasmettere la percezione esterna del mondo dei videogiochi, rendendo il lettore consapevole di quanto possa essere affascinante ma anche devastante.
Nonostante le mie iniziali riserve, “Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow” si è rivelato un libro coinvolgente e stimolante, perfetto per chi desidera avere una visione diversa del mondo videoludico. Si tratta di un page-turner capace di catturare l’attenzione e di farci riflettere su temi che vanno al di là del semplice intrattenimento. Se non lo avete ancora letto, potrebbe essere la scelta perfetta per quest’estate, offrendovi uno sguardo nuovo e approfondito sulle dinamiche che governano l’industria dei videogiochi.