Elden Ring offre già un’ampia varietà di armi nel gioco base, ma la tanto attesa espansione, Shadow of the Erdtree, introduce molte altre opzioni da scoprire e aggiungere al proprio arsenale. Con l’arrivo di otto nuove tipologie di armi, avrai la possibilità di affrontare i tuoi nemici in modi completamente nuovi, sia che tu scelga di colpirli con scudi da duello sia che preferisca fare a pezzi i tuoi avversari con enormi katane. La scelta della migliore arma dipende dal tuo stile di gioco e dalla tua build, ma abbiamo selezionato cinque armi che riteniamo valga la pena cercare per arricchire la tua collezione.
Smithscript Greathammer
A prima vista, lo Smithscript Greathammer sembra un normale greathammer, ma questa nuova arma, reperibile in una fucina in rovina all’interno dell’espansione, ha un trucco interessante: può essere lanciata. Immagina questo armamento come una versione gigante del Mjöllnir di Thor; tenendo premuto l’attacco pesante, puoi eseguire una rotazione che ti permette di scagliare il martello contro i nemici, per poi recuperarlo quasi immediatamente. Questa caratteristica lo rende un’ottima scelta per le build incentrate sul combattimento ravvicinato, offrendo anche una certa efficacia a distanza quando hai bisogno di mantenere le distanze.
Milady
Milady è una nuova Light Greatsword, una classe di arma mai vista nel gioco base, che puoi trovare già nella prima ora dell’espansione esplorando la sezione iniziale del Castello Ensis. Questa arma versatile si muove quasi con la stessa velocità di una spada diritta, ma ha la lunghezza di una greatsword. Anche se dovrai rinunciare a un po’ di danno per colpo rispetto a una tradizionale greatsword, compenserai ampiamente con la raffica di attacchi che puoi scatenare grazie al suo affascinante set di mosse. Più avanti nel gioco, una volta trovato l’Ash of War: Wing Stance, potrai applicarlo a questa arma per svelarne tutto il potenziale come opzione rapida e capace di chiudere le distanze, utile in diverse tipologie di build.
Rellana’s Twinblades
Rellana’s Twinblades è un’altra light greatsword, ma questa volta puoi usarne due contemporaneamente. Per ottenere questa arma fantastica, dovrai sconfiggere un boss in un dungeon iniziale e portare la sua Remembrance a Enia nel Roundtable Hold. Ne varrà sicuramente la pena. Non solo il suo set di mosse è eccezionale per infliggere danni rapidi, ma il suo Ash of War: Moon-and-Fire Stance è davvero potente, permettendoti di infondere la tua arma con magia glintstone per colpi rapidi o lanciare un attacco di fuoco rotante per danni ad area. Se desideri abbattere i tuoi nemici con stile, questa è una delle migliori scelte dell’intera espansione.
Spear of the Impaler
Come per Rellana’s Twinblades, anche per ottenere la Spear of the Impaler dovrai sconfiggere un boss (questa volta in un dungeon successivo) e portare la sua Remembrance a Enia nel Roundtable Hold. Questa nuova Great Spear è un’opzione formidabile per le build che sfruttano bene Destrezza e Fede, offrendoti un buon raggio d’azione nei danni da mischia. Ciò che colpisce di più è il suo Ash of War: Messmber’s Assault, che avvolge la tua lancia di fiamme e ti lancia in una sequenza di attacchi visivamente stupefacenti, terminando con un colpo a terra che crea numerose lance nell’area circostante. Sono poche le armi nel gioco che possiedono questo tipo di spettacolarità, quindi ti consigliamo di provarla.
Bloodfiend’s Arm
Con la giusta build, l’Arm of Bloodfiend ha il potenziale per diventare una delle migliori armi di Elden Ring grazie alla sua capacità di infliggere notevoli danni da stagger e rapida accumulazione di sanguinamento. Per ottenere questa Colossal Weapon, non dovrai fare molto, basta affrontare alcuni nemici relativamente facili all’inizio dell’espansione. Il suo Ash of War: Endure non è la scelta migliore, ma poiché probabilmente sfrutterai il suo attacco unico R2 per fare la maggior parte del lavoro, il tuo Ash of War diventerà un pensiero secondario. Dedica del tempo a progettare la tua build attorno a questa massiccia arma e non rimarrai deluso.
