Dopo oltre 14 anni dalla sua prima annunciata, il controverso sparatutto militare Six Days in Fallujah sta per essere rilasciato. Il gioco avrà un lancio in accesso anticipato il 22 giugno per PC.
Origini del progetto
Six Days in Fallujah è nato come un progetto di Atomic Games, pubblicato inizialmente da Konami. Annunciato nel 2009, il gioco si proponeva di rappresentare l’esperienza dei Marines statunitensi durante la Seconda Battaglia di Fallujah nel novembre 2004. Tuttavia, il titolo ha suscitato immediatamente polemiche a causa della rappresentazione di un evento così recente e reale, portando Konami a ritirarsi dalla pubblicazione. Successivamente, il progetto è stato messo in pausa e Atomic Games ha chiuso, facendo sembrare che Six Days in Fallujah non sarebbe mai arrivato sul mercato.
Il ritorno del gioco
Nel 2021, i developer di Highwire Games e il publisher Victura hanno annunciato di voler riportare in vita il concetto. La controversia ha accompagnato nuovamente Six Days in Fallujah, proprio come nel 2009. Le affermazioni degli sviluppatori, secondo cui il gioco non intendeva fare un commento politico e che presentava ambientazioni generate in modo procedurale, sono state ampiamente criticate. Molti sostenevano che il gioco fosse irrispettoso nei confronti di coloro che hanno sofferto a causa della Seconda Battaglia di Fallujah, ignorando le conseguenze più ampie della guerra in Iraq. I detrattori hanno messo in guardia sul rischio che il titolo potesse alimentare sentimenti anti-musulmani, idolatrare l’intervento militare statunitense e trasformare un conflitto mortale in un gioco.
Dopo questo tentativo di rilancio, Six Days in Fallujah è tornato a un silenzio durato fino ad oggi. Ora sappiamo che il gioco sarà disponibile per PC il 22 giugno, ma come titolo in accesso anticipato su Steam. Gli sviluppatori affermano che il rilascio in accesso anticipato offrirà “un’esperienza co-op robusta e coinvolgente fin da subito, con quattro missioni giocabili da un massimo di quattro giocatori umani, ambientate in mappe urbane generate procedimentalmente ogni volta che si gioca”.
Un futuro incerto
In gran parte, sembra che il concetto non sia cambiato molto dalla sua annuncio nel 2021. Si fa poco riferimento alle controversie passate, se non per ribadire che la storia della campagna sarà basata su racconti reali di soldati americani e civili iracheni. Infatti, Highwire Games e Victura affermano anche sulla pagina di Steam di voler avviare “una lunga e duratura saga di sparatutto tattici ispirati alla realtà”.