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Baldur’s Gate 3: affrontare la complessità dei CRPG

In passato, molti di noi si sono sentiti sopraffatti dalla complessità dei giochi di ruolo per computer (CRPG). Titoli come Divinity: Original Sin 2 mi hanno sempre affascinato per la loro profondità e flessibilità, ma le meccaniche intricate mi hanno sempre tenuto a distanza. Tuttavia, con l’imminente uscita di Baldur’s Gate 3, ho capito che non posso più esitare. Se voglio godermi quello che si preannuncia come un CRPG di grande rilevanza, devo affrontare le mie paure e scoprire il divertimento. Ho preso una decisione: durante la mia avventura, leggerò diverse guide, e ti incoraggio a fare lo stesso.

Guidami, ti prego

Per molto tempo, in alcuni ambienti di gioco è esistita una mentalità elitista secondo cui l’uso di guide o la ricerca di informazioni sui giochi possa in qualche modo rovinare l’esperienza. In realtà, non potrebbe essere più lontano dalla verità. Certo, affidarsi troppo a suggerimenti potrebbe compromettere un gioco basato su enigmi, ma le guide possono anche arricchire l’esperienza. Alcuni possono trovare piacere nel risolvere enigmi complicati, affrontare boss con meccaniche poco chiare o sbloccare armi nascoste. Ma non è così per tutti.

Nel decidere se affrontare Baldur’s Gate 3 con umiltà, una filosofia di design ha guidato la mia scelta: il gioco è progettato per permettermi di fallire. I CRPG, compresi quelli di Larian Studios, si basano sulle regole classiche di Dungeons & Dragons. Sebbene modernizzati, mantengono un forte focus sulla libertà di gioco, inclusa la possibilità di creare un personaggio poco efficace o addirittura inadeguato per completare il gioco.

Questo può essere un aspetto attraente per alcuni, ma per chi, come me, non ha il tempo o la pazienza di rendersi conto dopo ore di gioco di aver creato un personaggio che non gradisce, una guida può aiutare a evitare errori. Così posso concentrarmi sulle parti del gioco che attendo con più entusiasmo, il che è fondamentale in un’avventura che si dice duri 100 ore.

Prepararsi al meglio

Anche preparandomi per il gioco, consultare guide sulle classi mi ha fatto sentire più sicuro di poter affrontare Baldur’s Gate 3. Ci sono 12 classi tra cui scegliere e ben 46 sottoclassi. Questo da solo potrebbe creare confusione, senza contare come distribuire i punti abilità e quali armi usare. Grazie ad alcune guide iniziali, posso almeno impostare un personaggio funzionale. Anche se alla fine non dovessi apprezzarlo come pensavo, posso sempre passare a un’altra build consigliata una volta che scopro cosa mi piace davvero. Posso prendere queste decisioni senza sentirmi in colpa per non apprezzare alcuni personaggi a causa delle scelte fatte.

Nei primi momenti di gioco, le guide possono rivelarsi essenziali per chi, come me, cerca una storia profonda e reattiva. Certo, attendo con interesse anche il combattimento, ma molti neofiti saranno attratti dalla libertà che Baldur’s Gate 3 promette di offrire, un’esperienza rara nei giochi. Soprattutto per chi non ha mai provato un CRPG hardcore, un po’ di aiuto può fare la differenza per non allontanarsi dal gioco prima di scoprire il motivo principale per cui ci si è avventurati in questa esperienza.

Non c’è nulla di cui vergognarsi nell’usare guide, e non lo dico solo perché le scrivo. Ogni gioco offre esperienze diverse a persone diverse, ognuna con motivazioni uniche. Utilizzare una guida non sminuisce queste esperienze; al contrario, aiuta i giocatori a raggiungere ciò che cercano.

Baldur’s Gate 3 uscirà il 3 agosto per PC e il 6 settembre per PS5.