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Google perde una causa storica contro Epic Games

Un giuria ha stabilito lunedì che Google gestisce un monopolio illegale attraverso il suo negozio di app Android, segnando una sconfitta significativa per il gigante del web. Questa decisione è stata resa nota al termine di un processo durato un mese, che fa parte di una più ampia controversia legale tra Google ed Epic Games, iniziata nel 2020.

Implicazioni per il settore delle app

Il risultato di questo processo ha il potenziale di rivoluzionare il settore degli app store, dando ai sviluppatori di applicazioni molto più potere su come distribuire le loro app e monetizzarle. Dopo sole poche ore di deliberazione, la giuria di San Francisco ha appoggiato Epic Games, produttore di Fortnite, concordando sul fatto che Google esercita un monopolio nel mercato delle app mobili e attua pratiche anticoncorrenziali che danneggiano la compagnia di giochi.

La controversia attuale è scoppiata nel 2020, quando Google e Apple hanno rimosso Fortnite dai loro store dopo che Epic ha implementato un sistema di pagamento in-app per evitare di pagare una commissione ai due colossi tecnologici.

La reazione di Epic Games

Dopo la decisione della giuria, Epic Games ha descritto il verdetto come “una vittoria per tutti gli sviluppatori di app e i consumatori di tutto il mondo”, aggiungendo che “dimostra che le pratiche di Google nel suo app store sono illegali e che abusa del suo monopolio per estrarre commissioni esorbitanti, soffocare la concorrenza e ridurre l’innovazione”.

Epic ha presentato prove secondo cui Google era “disposta a pagare miliardi per soffocare gli store alternativi, pagando gli sviluppatori per abbandonare i propri sforzi di distribuzione e offrendo accordi molto vantaggiosi con i produttori di dispositivi in cambio dell’esclusione di app store concorrenti. Questi accordi hanno cementato la dominanza di Google come unico app store disponibile, con oltre il 95% delle app distribuite tramite il Play Store su Android”.

La posizione di Google

Nel frattempo, Wilson White, un dirigente di Google, ha dichiarato che la sua azienda intende contestare il verdetto, sottolineando che “Android e Google Play offrono più scelta e apertura rispetto a qualsiasi altra piattaforma mobile principale”. Ha aggiunto che il processo ha dimostrato come Google competa intensamente con Apple e il suo App Store, così come con gli store su dispositivi Android e console di gioco. Google continuerà a difendere il proprio modello di business e rimarrà profondamente impegnata nei confronti dei propri utenti, partner e dell’ecosistema Android più ampio.

Il mese prossimo, il giudice James Donato annuncerà le misure che Google dovrà adottare a seguito della decisione della giuria. Questo potrebbe comportare l’ordine a Google di modificare le regole del Play Store per consentire agli sviluppatori di indirizzare i clienti verso store concorrenti, permettendo loro di evitare di pagare una commissione a Google per acquisti di app e in-app senza conseguenze.

Epic Games sta combattendo una causa simile contro Apple, che continua a rimanere nelle aule di tribunale, con entrambe le parti attualmente in fase di appello.