Questa settimana, il PlayStation Showcase ha riservato molte sorprese, da Foamstars di Square Enix a un remake completo di Metal Gear Solid 3: Snake Eater. Tuttavia, il momento più sorprendente è arrivato quando il logo di Bungie è apparso sullo schermo. Lo sviluppatore si è concentrato esclusivamente sulla serie di Destiny nell’ultimo decennio, quindi qualsiasi annuncio nuovo sarebbe stato significativo. Per un attimo, il trailer sci-fi sembrava un teaser per Destiny 3. La verità, però, si è rivelata ben più sorprendente quando abbiamo scoperto il titolo del gioco: Marathon.
Cosa è Marathon?
Marathon potrebbe non essere un franchise di sparatutto noto come Doom o Wolfenstein, ma è altrettanto importante nella storia del genere. Sebbene Bungie non sia diventata famosa tra i videogiocatori fino all’arrivo di Halo: Combat Evolved nel 2001, lo studio realizzava già giochi prima di allora, partendo da un semplice clone di Pong chiamato Gnop! nel 1990. Negli anni ’90, il team ha sperimentato con giochi per Mac OS, testando multiplayer e sparatutto.
Il vero successo è arrivato nel 1994 con Marathon, un innovativo sparatutto in prima persona. In questo titolo sci-fi, i giocatori controllano un guardiano della sicurezza a bordo di una navetta spaziale chiamata UESC Marathon, in missione per colonizzare un nuovo pianeta. Gli alieni attaccano la nave e i giocatori collaborano con un’IA di nome Leela, che li guida attraverso un labirinto di corridoi. Per l’epoca, si trattava di un’esperienza sorprendentemente narrativa, con la storia rivelata tramite registrazioni sparse per la nave. Curiosamente, è uscito nello stesso anno di System Shock, un altro sparatutto simile che ha segnato un punto di svolta per il genere.
Il gameplay era tipico degli sparatutto dell’epoca, ispirato da Doom. Tuttavia, l’innovazione principale della serie risiedeva nella modalità multiplayer. Marathon presentava una modalità deathmatch standard, ma introduceva mappe costruite appositamente per il multiplayer, mentre altri giochi si limitavano a utilizzare le stesse aree della campagna. Questo approccio ha attirato l’attenzione e ha posizionato Bungie come leader nel settore degli sparatutto multiplayer.
Subito dopo, nel 1995, è uscito il sequel Marathon 2: Durandal. Questa volta, la modalità single-player si espande con una storia più profonda e un nuovo contesto, mentre il multiplayer introduce sei modalità diverse, molto più ambiziose rispetto alla maggior parte degli sparatutto del periodo. Tra queste si trovano co-op della campagna, King of the Hill, Tag e Kill the Man With the Ball. Un anno dopo, Marathon Infinity, il terzo e ultimo capitolo della trilogia, ha incluso tutte queste modalità e ha introdotto uno strumento di creazione di livelli chiamato Forge.
Se conosci Halo, capirai perché Marathon è stato così importante. In molti modi, ha gettato le basi per ciò che Bungie avrebbe realizzato con la serie di Halo. La sua narrazione, incentrata su un eroe guidato da un’IA in guerra contro alieni, condivide molte affinità con la storia di Master Chief, e tutte le caratteristiche multiplayer di Marathon sono diventate i pilastri che hanno trasformato Halo in un fenomeno. Senza Marathon, non avremmo avuto gli ultimi vent’anni di sparatutto in prima persona, e il genere, come lo conosciamo oggi, non esisterebbe.
Cosa ci riserva il nuovo Marathon?
Con tutta questa storia, il ritorno del franchise Marathon è un evento di grande rilevanza. Potrebbe indicare che Bungie è pronta a rivoluzionare nuovamente il genere degli sparatutto. Tuttavia, il nuovo revival potrebbe non assomigliare affatto ai giochi precedenti, rendendolo un progetto piuttosto singolare.
Marathon sarà un gioco multiplayer PVP di estrazione. Anche se non abbiamo ancora visto il gameplay, Bungie ha fornito dettagli sul progetto in un video di sei minuti che spiega il collegamento con la serie. Diverse squadre di tre giocatori, che controllano mercenari cibernetici chiamati Runners, vengono catapultate sul pianeta Tau Ceti IV, una location fondamentale nei giochi originali. L’obiettivo è raccogliere artefatti e armi su un pianeta ostile, che sembrano avere un impatto sulle partite successive. I giocatori devono collezionare quanti più artefatti possibile e riuscire a estrarli per vincere il round, ma le squadre possono anche uccidersi a vicenda e cercare di rubare il bottino.
Sebbene non sembri esserci una campagna single-player, Bungie sottolinea che la narrativa riveste un ruolo importante nel gioco. Tuttavia, non è chiaro se si riferisca a una storia scritta o a narrazioni emergenti che si sviluppano durante le partite. Gli sviluppatori menzionano anche l’idea di stagioni, un formato attualmente utilizzato in Destiny 2, e che la storia si svilupperà nel tempo. Un esempio vago fornito è l’idea di un giocatore che posiziona una chiave aliena su un altare, aprendo una nuova zona per tutti gli altri.
Sembra esserci anche un’enfasi sull’estetica. Bungie ha fatto sapere che i giocatori avranno modi per esprimere visivamente il proprio stile, descrivendo i Runners come “alla moda”. Probabilmente ci aspettiamo un approccio simile a Destiny, dove i giocatori possono equipaggiare e personalizzare il proprio equipaggiamento.
I dettagli sono ancora scarsi. Bungie è nella fase di sviluppo alpha e non rivelerà ulteriori informazioni o mostrerà gameplay fino a quando non ci si avvicinerà al lancio. Tuttavia, sappiamo che il gioco arriverà su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC, con supporto completo per crossplay e cross-saves. Questo è sorprendente, considerando che si tratta del primo gioco rilasciato dallo sviluppatore dopo l’acquisizione da parte di Sony.
Sebbene la nuova versione di Marathon sembri radicalmente diversa dai suoi predecessori, sembra esserci una connessione spirituale in alcuni aspetti chiave. L’ambientazione e il mondo condiviso sono evidenti, ma il legame è più filosofico. Bungie intende continuare la breve ma significativa storia di innovazione multiplayer della serie. Considerando il suo eccellente curriculum, ci sono molte buone ragioni per essere entusiasti di ciò che Marathon ha da offrire.