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Mortal Sin: un viaggio oscuro nel roguelike horror

C’è un angolo tenebroso nel mondo dei roguelike horror su Steam, e se ci si avventura in quelle ombre, si scopre un titolo in accesso anticipato che non ha paura di mostrare decapitazioni, sangue fluorescenti e una violenza senza freni. Si tratta di Mortal Sin, un hack and slash in prima persona che colpisce dritto allo stomaco, frutto della mente creativa di un singolo sviluppatore.

Dettagli del gioco

Sviluppatore / Publisher: Nikola Todorovic
Prezzo: € 19.50
Localizzazione: Assente
Multiplayer: Assente
PEGI: ND
Disponibile su: PC (Steam)
Data di uscita: Già disponibile in Accesso Anticipato

Lanciato in versione work in progress nel 2023, Mortal Sin è un roguelike in prima persona che mescola atmosfere horror, combattimenti corpo a corpo estremamente violenti e un’estetica inquietante tipica di un videonastro maledetto degli anni ’90. Concepito da Nikola Todorovic, il gioco si presenta come un’esperienza grezza, brutale e senza compromessi.

Il cuore pulsante di Mortal Sin

Il vero fulcro di Mortal Sin è il suo sistema di combattimento, che si basa su un’accurata gestione dell’energia, delle schivate e delle combo, che possono essere sia automatiche che manuali. Le armi disponibili — spade, mazze, falci e strumenti più fantasiosi — non si limitano a infliggere danni, ma smembrano, decapitano e sventrano in slow motion, con animazioni volutamente rozze che amplificano il senso di disagio e soddisfazione. Maggiore è il sadismo del giocatore, maggiore è il divertimento.

Un sistema di combattimento audace

Ogni arma in Mortal Sin ha caratteristiche uniche, come peso, tempi di recupero e gittata, e il loro impatto si traduce in fendenti capaci di spezzare arti e far volare teste con una soddisfazione rara. La violenza splatter non è solo un abbellimento estetico, ma una strategia per rallentare i nemici, ridurre la loro mobilità o decimarli rapidamente, in un contesto dove il fermarsi equivale a una morte certa.

Il design roguelike funziona a meraviglia, con livelli generati proceduralmente, loot casuale e una progressione persistente attraverso perk e abilità sbloccabili che aumentano le possibilità di sopravvivenza nelle run successive. Ogni partita è unica, ma il ritmo rimane feroce e opprimente, senza concedere pause reali.

Varietà di classi e stili di gioco

Una delle sorprese più interessanti, considerato che dietro Mortal Sin c’è un solo sviluppatore, è la presenza di oltre una dozzina di classi giocabili. Ognuna di esse ha abilità legate alle armi equipaggiate, perk e bonus specifici che influenzano notevolmente il modo di affrontare le partite. Non si tratta di semplici variazioni estetiche, ma di vere e proprie trasformazioni nel gameplay, capaci di cambiare il ritmo e la strategia. Ad esempio, il Berserker brandisce una spada gigante per attacchi devastanti, mentre il Pirata usa pistole per un approccio più tattico.

Questa varietà di classi garantisce un’alta rigiocabilità, permettendo ai giocatori di provare strategie diverse per affrontare tre delle quattro aree disponibili (Dungeon, Vessel, Forest, Cave) e cercare di superare il giudizio finale. La possibilità di sbloccare nuove classi e abilità arricchisce notevolmente l’esperienza di gioco, mantenendola fresca e coinvolgente anche dopo molte ore di gioco.

Un’estetica affascinante e disturbante

Il comparto visivo di Mortal Sin è uno degli aspetti più affascinanti e divisivi del titolo. In movimento, l’atmosfera creata da Todorovic è ancora più inquietante di quanto appaia dalle immagini. Il talentuoso sviluppatore ha optato per una palette cromatica ipersatura, caratterizzata da neri profondi, contrasti stridenti e colori al neon, che rendono il sangue, le armi e le silhouette dei mostri in modo innaturale e disturbante. Questo stile ricorda alcuni shooter indie cult, ma con una forte inclinazione verso il horror, presentando creature senza volto, arti contorti e suoni gutturali che sembrano provenire da un’altra dimensione.

Recentemente, il gioco ha ricevuto un significativo aggiornamento grafico, introducendo uno stile visivo più realistico, pur mantenendo la possibilità di tornare alla grafica originale o di personalizzare la palette cromatica a seconda del proprio umore. Questa opzione consente ai giocatori di adattare l’esperienza visiva alle proprie preferenze, senza compromettere l’atmosfera opprimente e ansiogena che contraddistingue il gioco.

Un’esperienza unica nel suo genere

Oltre al suo sistema di combattimento brutale e all’estetica disturbante, Mortal Sin si distingue per alcune peculiarità che lo separano da altri roguelike horror. La gestione dell’illuminazione, ad esempio, è fondamentale nel level design, così come le trappole da sfruttare a proprio vantaggio. Un altro aspetto interessante è l’uso delle pozioni e degli oggetti curativi, spesso associati a malus o rischi immediati: una pozione potrebbe ripristinare metà salute, ma richiedere il sacrificio di un perk o attirare nemici nelle vicinanze. Questa gestione del rischio amplifica la tensione, costringendo il giocatore a prendere decisioni rapide e decisive.

Attualmente in accesso anticipato e in offerta al 40% fino al 6 giugno, Mortal Sin continua a ricevere aggiornamenti regolari con nuove armi, nemici e livelli. L’autore sembra determinato a mantenere l’identità disturbante e viscerale del suo titolo, senza smussarne le asperità. Mortal Sin è un esperimento grezzo e brutale, figlio di una visione personale che preferisce il rischio all’omologazione. È un dungeon crawler sporco, cattivo e disturbante, che si fa largo tra i cult underground della scena indie.

Se siete alla ricerca di un’esperienza che vi faccia sudare le mani e stringere i denti, con quella voglia di affrontare ancora una volta il buio “perché stavolta so come fare meglio”, allora preparatevi: spegnete la luce, indossate le cuffie e lasciatevi avvolgere dall’oscurità. Scoprirete quanto possa essere divertente affrontare l’ignoto.