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Prince of Persia: The Lost Crown, un ritorno alle origini

Quest’anno, il Summer Game Fest ha avuto un’apertura esplosiva grazie a Ubisoft, che ha svelato una sorpresa entusiasmante. Prince of Persia: The Lost Crown riporta la storica serie alle sue radici 2D, presentandosi come un action-platformer in stile Metroidvania. Personalmente, sono rimasto colpito fin dal primo sguardo, ma non tutti sembrano condividerne l’entusiasmo. Il trailer ha ricevuto una pioggia di downvote su YouTube, nonostante una presentazione di forte impatto. I commenti degli utenti esprimono una serie di lamentele: alcuni si lamentano del passaggio al 2D, ritenendo che sarebbe stato meglio un titolo 3D “next-gen”, mentre altri criticano l’uso della musica rap nel trailer.

Un combattimento sorprendentemente profondo

Ho avuto l’opportunità di provare una demo di Prince of Persia: The Lost Crown, che proveniva da una versione iniziale del gioco, quindi alcune aree erano bloccate e avevo accesso a poteri in anticipo rispetto a quanto normalmente avrei dovuto. Nonostante queste limitazioni, ho potuto farmi un’idea chiara di come funziona il gioco, e il primo assaggio mi ha lasciato un’impressione davvero positiva.

Ciò che colpisce immediatamente è il sistema di combattimento, che si rivela molto più profondo di quanto avessi immaginato. Il protagonista, Sargon, può eseguire semplici attacchi con la spada e scoccare frecce. Sembra semplice a prima vista, ma queste due azioni nascondono una notevole complessità. Utilizzando lo stick sinistro mentre attacco, Sargon può sollevare un nemico a terra in aria. Da quel momento, posso continuare a colpirlo con frecce o eseguire un attacco aereo. Una volta che il nemico tocca terra, posso inseguirlo con un attacco a slam.

Questo è solo un assaggio delle possibilità offerte dai combattimenti di base, ma il sistema va anche oltre. Premendo il pulsante delle frecce, Sargon lancia un chakram simile a un boomerang che colpisce nuovamente il nemico al suo ritorno. Sargon può spendere energia per eseguire attacchi speciali, che sembrano personalizzabili (ad esempio, posso creare un cerchio curativo spendendo due barre di energia). Inoltre, c’è un sistema di parry efficace, che permette a Sargon di bloccare la maggior parte degli attacchi premendo il grilletto sinistro. Tutti questi elementi si combinano per creare battaglie rapide e varie, offrendo ampio spazio per la creatività.

Una sfida emozionante

Il culmine della demo è stata una combattuta boss fight contro un Manticora, che ricorda molto il combattimento con Corpius di Metroid Dread. Ho dovuto utilizzare tutte le mie abilità per superare questa battaglia impegnativa, schivando la coda velenosa del mostro e le sue pesanti cariche. In un momento cruciale, il Manticora lampeggia di giallo e carica verso di me. Ho mantenuto la calma e, al momento giusto, ho eseguito un parry che ha dato vita a una controffensiva visivamente spettacolare. È stata un’ottima prima esperienza che dimostra quanto sia soddisfacente padroneggiare ogni sistema.

Esplorazione e segreti

Il combattimento è solo metà dell’esperienza. Da quanto ho potuto osservare, The Lost Crown si presenta come un vero Metroidvania, ricco di percorsi segreti e aree che richiedono poteri specifici per essere esplorate. Ho scoperto numerosi angoli nascosti mentre esploravo fluidamente il mondo 2D, vivendo quella gratificante sensazione di scoperta che caratterizza il genere.

L’esplorazione è facilitata da meccaniche di movimento solide, che richiamano le origini della serie. Ho effettuato salti tra trappole, schivato pericoli mortali e dondolato da una barra all’altra per raggiungere luoghi segreti. Le basi del movimento sono già molto solide, facendo sentire Sargon come un acrobata che si muove con velocità e precisione. Ho sempre avuto la sensazione di avere il controllo perfetto, sia nei combattimenti che durante l’esplorazione.

Aspettative elevate

Alla fine della demo, ero ansioso di scoprire di più. Mi chiedo già quali abilità Sargon potrà acquisire e come potrebbero influenzare il gameplay. Non ho ancora avuto modo di vedere in azione i poteri legati al tempo, ma ci sono molte possibilità per The Lost Crown di utilizzare questa meccanica per creare enigmi di movimento unici. Sono anche curioso di esplorare ulteriormente la personalizzazione del personaggio, poiché i giocatori possono equipaggiare reliquie che influenzano notevolmente le abilità di Sargon.

Se hai già scartato Prince of Persia: The Lost Crown basandoti solo sull’aspetto visivo, potresti dover riconsiderare. Il suo stile artistico 2D potrebbe sembrare un richiamo al passato, ma non c’è nulla di retro in questo titolo. Si tratta di un action platformer molto moderno, simile a Metroid Dread del 2021, che riesce a portare una complessità e fluidità senza precedenti nel suo approccio al side-scrolling. Non vedo l’ora di immergermi nuovamente nel gioco, ignorando i downvote.

Prince of Persia: The Lost Crown arriverà il 17 gennaio 2024 su PC, Nintendo Switch, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Amazon Luna.