L’universo di giochi di ruolo sviluppati da FromSoftware, spesso chiamato serie Soulsborne, è senza dubbio tra i più influenti nella storia dei videogiochi. L’impatto culturale di questi titoli è stato talmente forte da dar vita a un nuovo sottogenere di giochi di ruolo, i cosiddetti “Soulslikes”. Anche se molte case di sviluppo hanno provato a replicare la filosofia di design di questa celebre software house giapponese, poche sono riuscite a offrire esperienze altrettanto affascinanti.
FromSoftware, come pioniere del genere, ha una conoscenza unica delle meccaniche di gioco, mantenendo controlli e interfacce simili in ogni titolo. Questo approccio permette ai fan di sentirsi a casa, anche quando si avventurano in giochi che non sono direttamente collegati tra loro. Ciò che rimane costante è la sfida rappresentata dal combattimento e dall’esplorazione, elementi che hanno caratterizzato la serie fin dall’inizio e che attraggono i giocatori.
Tuttavia, i fan della serie Soulsborne sono molto vari e ognuno di loro ha gusti differenti. Nessun gioco riesce a connettersi con ogni persona nello stesso modo; di conseguenza, le classifiche dei titoli possono variare notevolmente, influenzate non solo dalla qualità, ma anche dall’ordine di gioco, dallo stato d’animo e dalle preferenze personali. Non esiste una risposta giusta o sbagliata riguardo a questa straordinaria collezione di giochi, ma ecco come si presenta la nostra classifica.
7. Demon’s Souls
Sebbene il genere Soulslike non abbia raggiunto il suo apice fino all’uscita di Dark Souls, Demon’s Souls del 2009 ha gettato le basi fondamentali per ciò che sarebbe diventato un’intera era di giochi di ruolo. In questo primo capitolo, molte delle caratteristiche che i fan avrebbero amato non erano ancora rifinite, presentando elementi frustranti come la capienza limitata dell’inventario, fisiche imprecise e un controverso sistema di World Tendency che alterava la difficoltà in base a eventi criptici. Il remake del 2020 di Bluepoint ha migliorato notevolmente alcuni di questi aspetti, ma Demon’s Souls resta un’esperienza divertente ma imperfetta, che non riesce a raggiungere gli standard dei successivi titoli.
6. Bloodborne
Abbandonando gran parte degli elementi medievali dei precedenti giochi, Bloodborne ha scelto di immergere i giocatori in un mondo gotico popolato da creature lovecraftiane e avvolto in una perpetua oscurità. Questo gioco ha spinto ulteriormente il tono macabro, introducendo un combattimento veloce e sanguinoso che premia i danni inflitti per recuperare salute. Sebbene offra meno armi e armature rispetto ai titoli di Dark Souls, Bloodborne ha dimostrato che FromSoftware poteva allontanarsi dall’ombra della serie principale senza sacrificare gli elementi chiave che ne hanno caratterizzato il successo.
5. Dark Souls
Nonostante Demon’s Souls sia stato il primo della serie, è Dark Souls che ha davvero dato vita al genere e ha catturato l’attenzione dei fan dei giochi di ruolo in tutto il mondo. Questo titolo ha definito il genere Soulslike grazie al suo mondo interconnesso, personaggi enigmatici, trappole ambientali e un combattimento avvincente ma strategico. Anche se non ha retto il passare del tempo come altri titoli di FromSoftware, rimane uno dei giochi più significativi nella storia del medium e merita di essere vissuto da chiunque voglia esplorare le origini di un genere amato da milioni.
4. Dark Souls III
Per coloro che hanno ritenuto Dark Souls II troppo distante dal primo capitolo, Dark Souls III ha cercato di riportare in auge molti degli elementi fondamentali su cui era basato il gioco originale. Nonostante questo ritorno alle origini, il terzo gioco della trilogia non è affatto un passo indietro, presentando miglioramenti significativi nella qualità della vita, un sistema di potenziamento più snello e meccaniche di movimento e combattimento più fluide, unendo gli stili di Dark Souls e Bloodborne. Sebbene possa essere l’ultimo a portare il nome Dark Souls, è chiaro che FromSoftware ha preferito chiudere in bellezza piuttosto che affievolirsi.
3. Dark Souls II
Considerato il titolo più divisivo di FromSoftware, Dark Souls II ha mantenuto gran parte della formula originale, sorprendendo però molti giocatori con meccaniche e scelte di design inaspettate. Nonostante la mancanza di interconnettività del mondo rispetto al suo predecessore e un sistema di Soul Memory che ha reso frustrante la connessione con altri giocatori, ha compensato con un level design e nemici tra i più accattivanti della serie, oltre a un sistema di PVP ben bilanciato. Grazie a meccaniche di gestione della difficoltà più intelligenti e a un numero maggiore di fuochi di bivacco, è stato anche un po’ più accessibile rispetto a Dark Souls, rendendolo un ottimo punto di ingresso per i nuovi giocatori.
2. Sekiro: Shadows Die Twice
Sekiro: Shadows Die Twice rappresenta la più grande deviazione dal consueto approccio Soulslike mai vista da FromSoftware, e il rischio ha ripagato ampiamente. Questo titolo esclusivamente per giocatore singolo non cercava di essere un tradizionale Soulslike, ma ha piuttosto fuso il concetto con un gioco d’azione più tradizionale. Ha sacrificato la personalizzazione tipica del franchise per offrire meccaniche di combattimento e navigazione più intricate, cambiando radicalmente l’approccio dei fan ai Soulslike. Gli scontri si concentrano su parate e sul logoramento dei nemici, uniti a esplorazioni stealth e a un divertente gancio che facilita la mobilità nei campi di battaglia. Anche se le aspettative iniziali dei fan potrebbero non essere state soddisfatte, è questa dedizione alla creatività e all’evoluzione a mantenere FromSoftware in una classe a sé.
1. Elden Ring
Bastano pochi minuti di gioco in Elden Ring per comprendere che si tratta di qualcosa di straordinario. In questo titolo, FromSoftware ha preso tutti gli elementi già perfezionati nei suoi precedenti giochi più lineari, applicandoli a un vasto e magnifico mondo aperto, creando meccaniche e concetti nuovi che fondono diverse filosofie di design. Questo capolavoro di gioco di ruolo è incredibilmente espansivo e offre momenti mozzafiato che resteranno impressi nella memoria. In effetti, presenta più contenuti da esplorare e interagire rispetto all’intera libreria di molti sviluppatori, e se hai a disposizione oltre 150 ore, vale davvero la pena scoprire ogni angolo di questo universo.