È arrivato su Steam Squad 22: ZOV, un gioco di strategia in tempo reale che ha già sollevato un acceso dibattito tra i videogiocatori. Le accuse più pesanti? Un legame diretto con l’Esercito Russo. La descrizione ufficiale del titolo non lascia spazio a interpretazioni: viene presentato come “basato sulle vere esperienze dei veterani russi nella guerra in Ucraina”, il che solleva interrogativi sulle intenzioni del gioco. È stato infatti “progettato grazie alle informazioni di veterani russi e soldati in servizio”, promettendo un’esperienza di gioco autentica e coinvolgente.
Un aspetto inquietante è che il gioco è persino raccomandato dall’Esercito Russo come un manuale di tattiche di base, destinato ai cadetti e al programma Yunarmy, un’iniziativa governativa per l’addestramento di giovani, voluta dal presidente Putin. È difficile non vedere in questo un tentativo di propaganda, considerando che il titolo si basa su operazioni militari realmente condotte dalla Russia in Ucraina negli ultimi tre anni, a partire dall’inizio della controversa “operazione militare speciale” nel febbraio 2022. Secondo il Centro Ucraino per il Contrasto alla Disinformazione, Squad 22: ZOV è uno dei vari progetti russi mirati a militarizzare la società e giustificare il conflitto in corso.
La reazione della community su Steam è stata piuttosto polarizzata. Molti utenti chiedono a Valve di rimuovere il gioco dalla piattaforma, mentre altri, tra cui alcuni troll e utenti russi, difendono il titolo. Tuttavia, è importante esercitare cautela: essendo un videogioco free-to-play sviluppato da un team con forti legami con il governo russo e le sue forze armate, non possiamo garantire la sicurezza dell’eseguibile. Anche se ha superato il processo di certificazione di Steam, non è la prima volta che un gioco sulla piattaforma viene utilizzato per diffondere malware.
In un’epoca in cui i confini tra intrattenimento e propaganda si fanno sempre più sfumati, Squad 22: ZOV rappresenta un caso emblematico da tenere d’occhio. La questione non è solo se il gioco sia divertente o meno, ma anche quale messaggio stia veicolando e quale sia il suo impatto sulla società e sui giovani.