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Black Tight Killers: un’esplosione di azione e stile

Il compianto Yasuharu Hasebe è uno dei registi giapponesi più riconosciuti all’estero, con diverse opere che hanno fatto il loro ingresso nel mercato occidentale negli ultimi vent’anni. Radiance Films continua a portare in Blu-ray i film d’azione caratteristici di Hasebe, iniziando dal suo avvincente esordio alla regia, Black Tight Killers (1966).

Trama avvincente

Il fotografo di guerra Honda (Akira Kobayashi) torna dal Vietnam e si innamora immediatamente della hostess Yoriko (Chieko Matsubara). Tuttavia, il loro primo appuntamento viene interrotto dall’improvvisa apparizione di un misterioso gruppo di ninja in tuta nera, armati di coltelli e pronti a danzare il go-go, costringendo Honda a lanciarsi in una frenetica ricerca della sua amata. Il film offre una narrazione ricca di azione, ispirata a 007, con colpi di scena romantici e una caccia al tesoro.

Un mix di azione e stile

La trama, che si ispira liberamente al romanzo Triple Exposure di Michio Tsuzuki del 1964, funge solo da base per questa pellicola splendidamente girata. Black Tight Killers è uno di quei film in cui ogni elemento si unisce in modo impeccabile. Ci si può godere una serie di sequenze d’azione entusiasmanti, dalle inseguimenti in elicottero alle risse a mani nude, che mantengono la trama in movimento a un ritmo vertiginoso, per l’intera durata di 87 minuti.

Un protagonista affascinante

Honda è l’alter ego di James Bond, mostrando audacia e charme mentre affronta ogni sfida per conquistare la ragazza e salvare la situazione. Lungo il suo cammino, raccoglie anche alcuni gadget, come un contenitore di gas esilarante che lo salva da una tecnica ninja piuttosto audace. Gli eccentrici killer in tuta nera, vestiti con giacche di pelle e parrucche voluminose, sono un vero spettacolo. Tra di loro, la leader Akiko, interpretata da Akemi Kita, spicca come una seduttrice audace, in netto contrasto con la dolce Yoriko di Matsubara.

Uno stile visivo unico

Le somiglianze con lo stile visivo del leggendario Seijun Suzuki sono evidenti, e Hasebe stesso ha riconosciuto l’influenza del suo mentore su questo film. L’uso audace dei colori e i fondali vibranti conferiscono alla pellicola un’atmosfera da sogno, trasportandoci in una realtà esagerata e affascinante. Anche il tono leggero permea il film, con Honda che affronta situazioni difficili con umorismo, mentre le pause danzanti e le interrogazioni poco convenzionali aggiungono un tocco di divertimento.

Un’anomalia nella carriera di Hasebe

Black Tight Killers si distingue come un’anomalia nella carriera di Hasebe. Mentre questo film e il suo successivo, The Singing Gunman (1967), possono essere considerati action-comedy, le opere successive del regista presentano un tono decisamente più oscuro, con personaggi più ruvidi e violenza brutale. Anche stilisticamente, il caos colorato di Black Tight Killers appare distante dall’approccio più sobrio che Hasebe adotterà nei suoi film yakuza, noti per il loro realismo.

Un percorso di crescita

Hasebe si unì allo studio Nikkatsu nel 1958, inizialmente come sceneggiatore e assistente alla regia, prima di realizzare Black Tight Killers nel 1965. La sua promozione a regista avvenne in un periodo di transizione per lo studio, che stava affrontando difficoltà con i suoi film di azione “borderless”. In risposta, Nikkatsu lanciò la linea “nuova azione” negli anni ’60, a cui appartengono molte opere significative di Hasebe.

Un regista versatile

Sebbene sia maggiormente ricordato in Occidente per i suoi film d’azione, Hasebe si dimostrò un regista estremamente versatile per l’intera durata della sua carriera. Dopo aver lasciato Nikkatsu nel 1971, tornò per sviluppare il controverso sottogenere del “pink violence”, producendo opere cult come Sukeban Deka: Dirty Mary (1974) e Assault! Jack the Ripper (1976).

Un cast carismatico

Black Tight Killers deve gran parte del suo successo al suo protagonista, il carismatico Akira Kobayashi. Dopo aver aderito a Nikkatsu nel 1956, Kobayashi divenne ben presto una stella, lavorando con registi celebri e diventando parte della rinomata “Diamond Line” di attori dello studio.

Un’uscita di qualità

Radiance Films offre a Black Tight Killers un trattamento di alta qualità, con un Blu-ray eccezionale e alcuni contenuti extra. L’edizione limitata include un saggio di Chris D, che analizza il curioso caso delle credenziali mancanti di Hasebe per il periodo 1961-1966, durante il quale il regista ha lavorato a circa 50-60 film.

Il film è anche accompagnato da un’intervista d’archivio del 2000 in cui Hasebe discute la realizzazione del suo film d’esordio, rivelando la sua passione per il cinema. A completare l’offerta, un commento audio del critico Jasper Sharp, che guida gli spettatori nella storia del movimento “borderless” di Nikkatsu.

In molti aspetti, Black Tight Killers rappresenta il meglio di ciò che Nikkatsu aveva da offrire nel campo dell’azione. Con la sua miscela di adrenalina e stile, il film è un’introduzione travolgente a uno dei migliori registi d’azione giapponesi.