Elden Ring è stato senza dubbio il Gioco dell’Anno 2022. Nonostante l’uscita di altri titoli straordinari, il gioco di FromSoftware ha dominato la scena fin dal suo lancio all’inizio di marzo, conquistando premi e riconoscimenti in tutto il mondo. Ora, a due anni di distanza, si prepara a ricevere l’espansione Shadow of the Erdtree, che ha tutte le carte in regola per ambire a un altro premio di prestigio.
Un assaggio dell’espansione
In vista della sua uscita il 21 giugno, ho avuto l’opportunità di provare Shadow of the Erdtree per tre ore. Anche se non introduce cambiamenti radicali rispetto al gioco originale, offre comunque più dell’Elden Ring che tutti noi conosciamo e amiamo. L’atmosfera è fantastica, l’esplorazione è divertente e i boss sono impegnativi. E se il “più dello stesso” è così amato, non può che essere una buona notizia.
Ritorno nelle Terre di Mezzo
Per chi è pronto a tuffarsi nell’espansione il 21 giugno, Bandai Namco ha specificato che sarà necessario aver già sconfitto i boss Starscourge Radahn e Mohg, Signore del Sangue, per accedere al nuovo contenuto. In aggiunta, ci sono oltre 100 nuove armi, alcune delle quali non presenti nel gioco di base.
Durante la demo, ho potuto scegliere tra tre diverse classi: guerriero, cavaliere e mago. Di solito preferisco combattere a distanza con la magia, ma questa volta ho optato per il cavaliere, grazie al suo stile di gioco diretto. La demo mi ha fornito una vasta gamma di armi, e ho scelto una nuova spada a due mani chiamata Fire Knight’s Keen Greatsword, per la sua potenza e la capacità di incendiarmi i nemici.
Un’atmosfera inquietante
Il primo area che ho esplorato nel Regno dell’Ombra era caratterizzata da lapidi trasparenti e apparizioni spettrali, perfettamente adatta a un gioco dove la morte è all’ordine del giorno. Ho subito incontrato due nuovi consumabili: Scadutree Fragments e Revered Spirit Ash. Consumandoli si ottengono potenziamenti temporanei, a differenza dei Runes che forniscono aumenti permanenti.
I Scadutree Fragments migliorano attacco e difesa, mentre il Revered Spirit Ash potenzia le evocazioni. Questi effetti rimangono attivi solo all’interno del Regno dell’Ombra e non possono essere trasferiti nel gioco principale, una scelta intelligente per evitare di rendere il personaggio troppo potente.
Esplorazione e dungeon
Questa meccanica incoraggia l’esplorazione nel Regno dell’Ombra, con collezionabili nascosti in ogni angolo. Anche se non ne ho raccolti a sufficienza da notare un grande cambiamento nel gameplay, spero che con il rilascio completo le loro influenze siano più evidenti.
Nella demo, ho avuto l’opportunità di esplorare due dungeon principali: il Castello di Belurat e il Castello di Ensis. Ho iniziato dal Castello di Belurat, che non è consigliato a chi ha paura dei ragni. Qui ci sono numerosi ragni, sia piccoli che giganti. I piccoli erano gestibili, ma i giganti erano molto aggressivi, e venire colpiti da uno di loro significava quasi sicuramente la morte. La difficoltà dei nemici è stata una costante durante la demo, costringendomi a tenere sempre alzato lo scudo.
Scontri epici
Naturalmente, non può mancare la sfida dei boss in Elden Ring. Raggiunto il vertice del castello, mi sono trovato di fronte al Divino Leone Danzerino, il mio boss preferito tra i due che ho affrontato, grazie all’eccezionale direzione artistica. Questa bestia controlla gli elementi del ghiaccio, del fulmine e del vento, rendendo gli scontri molto dinamici. Quando evocava i fulmini, dovevo schivare con attenzione; con i suoi attacchi di ghiaccio, la pazienza era fondamentale.
La battaglia è stata estremamente impegnativa, nonostante avessi due alleati a supportarmi, Redmane Freyja e Black Knight Commander Andreas. Una volta sconfitto, la sensazione di soddisfazione è stata indescrivibile. Questo è esattamente il modo in cui si vive Elden Ring.
Il confronto con Rellana
Mi sono poi diretto verso il Castello di Ensis, dove ho notato un netto contrasto nell’ambientazione. Mentre il Castello di Belurat era avvolto in toni scuri di rosso e marrone, il Castello di Ensis era circondato da foreste lussureggianti e cieli blu. Arrivato in cima, ho affrontato Rellana, la Cavaliere della Luna Gemella.
Chi ha combattuto contro Malenia, uno dei boss più difficili del gioco base, riconoscerà immediatamente le meccaniche di Rellana. Era indubbiamente più difficile rispetto all’altro boss, poiché come Malenia può curarsi infliggendo danni. La strategia utilizzata contro il Leone Danzerino non ha funzionato, visto che Rellana si curava ogni volta che colpiva i miei alleati.
Riuscivo a ridurre la sua vita a metà, ma poi ha iniziato ad incantare le sue spade con magia e fuoco, infliggendo danni enormi. Purtroppo, non sono riuscito a sconfiggerla e ho esaurito il tempo della demo tentando invano di abbatterla.
Nonostante le frustrazioni, questa è esattamente l’esperienza che mi aspettavo da Elden Ring: un’onda di emozioni tra fallimenti e successi nel tentativo di sconfiggere un boss. Shadow of the Erdtree è semplicemente più Elden Ring, e a me va benissimo così. Non vedo l’ora di scoprire cosa riserverà l’espansione per il mio personaggio.
Shadow of the Erdtree uscirà il 21 giugno per PlayStation 4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e PC.