Quando è stato rilasciato il primo trailer della serie Fallout di Amazon, molti fan hanno reagito con scetticismo. Ogni dettaglio è stato analizzato, dal design della Power Suit alle battute nel titolo. Tuttavia, dopo l’uscita dell’intera serie su Amazon Prime Video, accolta da recensioni entusiaste, i critici iniziali sembrano aver cambiato idea.
Le perplessità erano giustificate, non solo perché il trailer non riusciva a trasmettere quanto fosse divertente la serie. L’espressione “adattamento di un videogioco” porta con sé qualche riserva, evocando spesso film poco riusciti come Doom e Prince of Persia. Tuttavia, la situazione sta cambiando: serie come The Last of Us di HBO hanno dimostrato che i videogiochi possono essere trasformati in opere televisive di alta qualità. Fallout potrebbe seguire le orme di questo successo, portando una ventata di comicità.
Un’impresa notevole
Il successo di Fallout potrebbe risultare ancor più impressionante. Mentre The Last of Us trae ispirazione dall’approccio cinematografico di Naughty Dog, i giochi della serie Fallout sono vasti RPG che permettono ai giocatori di esplorare un mondo aperto e di intrecciare numerose trame. La sua trasposizione in TV avrebbe potuto risultare complessa, eppure ha funzionato. La chiave di questo successo è stata una decisione audace: adattare l’universo di Fallout senza seguire la trama.
Adattamento selettivo
In sostanza, la serie di Amazon è un’adattamento libero della serie RPG di Bethesda. Pur contenendo numerosi riferimenti ai giochi, la storia è completamente originale. Ambientata 219 anni dopo un attacco nucleare che ha devastato l’America, la trama segue tre personaggi le cui strade si incrociano. Lucy (Ella Purnell) è una “vault dweller” che esplora il mondo di superficie per la prima volta, in cerca del padre rapito. Incontra Maximus (Aaron Moten), un soldato di una fazione tecnologicamente avanzata chiamata Brotherhood of Steel, e The Ghoul (Walton Goggins), un cacciatore di taglie mutato dalla radiazione.
La narrazione non riprende direttamente le missioni di Fallout 4 o Fallout: New Vegas, ma i riferimenti sono evidenti. Lucy funge da alter ego del giocatore, mentre la Brotherhood of Steel, i Raiders e l’Enclave giocano un ruolo importante. La protagonista si confronta anche con creature iconiche come i Radroaches e i Gulpers. Non manca nemmeno l’immancabile Pip-Boy, simbolo della serie.
Un approccio innovativo
Molti adattamenti di videogiochi spesso falliscono nel catturare l’essenza delle loro fonti. Fallout, però, riesce a superare questo ostacolo, facendo sentire che i creatori si divertono a esplorare le dinamiche tra le fazioni e l’humor derivato dalla situazione di Lucy, un pesce fuor d’acqua. Questa scelta rappresenta una ventata di freschezza, in quanto riesce a mantenere lo spirito dei giochi, aggirando abilmente gli elementi interattivi che spesso si perdono nella trasposizione.
Ad esempio, nei giochi Fallout, i giocatori possono prendere decisioni morali che influenzano la trama, come nel caso di Megaton, dove è possibile scegliere se distruggere o salvare la città. Questo livello di interazione non è replicabile in una serie TV, ma la produzione di Amazon propone una soluzione intelligente. Segue tre personaggi principali, ognuno dei quali rappresenta un diverso tipo di giocatore. Lucy incarna il giocatore benevolo, The Ghoul è un ribelle senza scrupoli, mentre Maximus è il buffone simpatico, il rappresentante di chi si diverte nel mondo di Bethesda.
Un umorismo inconfondibile
Questa creatività è qualcosa che la serie HBO The Last of Us non è riuscita a raggiungere. Nonostante i suoi successi, la serie perde molte sfumature del gioco, cercando di adattarlo quasi alla lettera. Fallout, al contrario, mantiene l’umorismo tipico dei giochi, con personaggi eccentrici che riflettono l’energia degli NPC bizzarri della serie. Non si limita a offrire fan service, ma si impegna ad arricchire la lore, come dimostra il background del famoso mascot thumbs-up.
Se hai ancora dubbi su Fallout, non ti biasimo. L’attuale entusiasmo intorno alla serie può sembrare eccessivo. Non è esattamente “prestige TV”, ma piuttosto un tentativo più leggero di capitalizzare su The Boys di Amazon. La serie è divertente, violenta e a volte dispersiva, con i personaggi che si muovono nel deserto per raggiungere il loro obiettivo, proprio come un personaggio in un videogioco.
Nonostante queste critiche, Fallout merita di essere celebrato per ciò che riesce a realizzare, proprio come The Last of Us al momento del suo debutto. È un modo riflessivo di adattare un genere che non si presta facilmente ad altre forme di media. Un successo come questo dovrebbe fungere da esempio per il futuro, ricordando ai creatori di continuare a divertirsi con i giochi che stanno adattando.
Fallout è disponibile per lo streaming su Amazon Prime Video.