Helldivers 2 ha riscosso un enorme successo quest’anno, mantenendo una base di giocatori costante sin dal lancio avvenuto a febbraio, con un picco di oltre 450.000 utenti. I giocatori si sono uniti nella lotta per Super Earth, combattendo contro insetti mostruosi e robot letali, sacrificandosi per la democrazia. Tuttavia, la reputazione del gioco ha subito una battuta d’arresto quando è stata annunciata la necessità di avere un account PlayStation Network per continuare a giocare su PC, una decisione che avrebbe messo in difficoltà i giocatori in alcune parti del mondo senza supporto PSN.
Questa situazione ha scatenato un forte malcontento, portando a una pioggia di recensioni negative su Steam, costringendo Sony e Arrowhead Game Studios a rivedere rapidamente le loro politiche per placare il malumore dei giocatori. L’intera vicenda è stata un vero turbine, quindi è comprensibile sentirsi un po’ confusi. Ecco cosa c’è da sapere.
Serve un account PSN per giocare a Helldivers 2?
Attualmente, non è necessario avere un account PSN per giocare a Helldivers 2.
Sony e Arrowhead Game Studios hanno alla fine deciso di annullare l’aggiornamento che richiedeva ai giocatori di registrarsi per PSN. “Fan di Helldivers, abbiamo ascoltato il vostro feedback riguardo all’aggiornamento per il collegamento degli account di Helldivers 2. L’aggiornamento del 6 maggio, che avrebbe richiesto il collegamento degli account Steam e PlayStation Network per i nuovi giocatori e per quelli attuali a partire dal 30 maggio, non sarà più implementato,” ha comunicato PlayStation su X. “Stiamo ancora imparando cosa sia meglio per i giocatori PC e il vostro feedback è stato prezioso. Grazie ancora per il vostro continuo supporto a Helldivers 2, e vi terremo aggiornati sui piani futuri.”
L’intera situazione ha messo in luce un problema per gli studi che si occupano di giochi in live service: è un modello di business spietato. “Quando si crea un gioco in live service, si firma un contratto rischioso. Si potrebbe guadagnare una fortuna, ma si è sempre alla mercé dei fan che possono spegnere il rubinetto quando vogliono,” ha scritto Giovanni Colantonio, Senior Gaming Editor di Digital Trends, in un articolo che analizza la controversia. “Non importa se i giocatori si sfogano in buona o cattiva fede. Un piccolo errore potrebbe essere tutto ciò che serve per distruggere la fiducia della comunità . Una volta persa, non si ha più un gioco.”