È emerso in queste ore un messaggio di Marcus Lehto, ex direttore creativo di Ridgeline Games, lo studio di sviluppo chiuso l’anno scorso da Electronic Arts per ridurre i costi. Lehto esprime il suo disappunto riguardo al fatto che i membri del suo team non abbiano ricevuto il giusto riconoscimento per il lavoro svolto su Battlefield 6.
Secondo quanto riportato in un post sui social, molti sviluppatori sono stati relegati alla sezione dei “Riconoscimenti speciali,” nonostante abbiano dedicato da uno a due anni e mezzo alla realizzazione dell’ultimo capitolo della celebre serie di FPS. Inoltre, alcuni membri del team sono stati completamente esclusi dai crediti.
“Questi talentuosi sviluppatori hanno lavorato instancabilmente per 1-2 anni e mezzo, ponendo le basi del gioco, prima che io mi dimettessi e lo studio fosse chiuso,” ha dichiarato Lehto. “Nonostante il loro contributo fondamentale, la maggior parte di coloro che sono stati licenziati è stata relegata alla sezione ‘Riconoscimenti speciali’ alla fine dei titoli di coda, e molti, me compreso, sono stati completamente omessi.”
Lehto ha chiarito che il lavoro di Ridgeline Games ha gettato le fondamenta per la narrativa di Battlefield 6: “Ridgeline è stata responsabile della creazione di una nuova base narrativa, di un’ambientazione fittizia, di fazioni credibili e di luoghi iconici per le missioni della campagna. Abbiamo collaborato strettamente con gli altri fantastici Battlefield Studios e siamo stati molto orgogliosi degli elementi inclusi nel prodotto finale.”
Infine, Marcus Lehto ha voluto realizzare un’immagine con i nomi delle persone che hanno contribuito allo sviluppo di Battlefield 6, riconoscendo il loro ruolo all’interno di Ridgeline Games. Alcuni nomi presentano accanto la scritta in rosso “omitted” per segnalare la loro esclusione dai riconoscimenti ufficiali. Tuttavia, è stato successivamente confermato che almeno tre di queste persone (Andres Naranjo, Dan Carr, Jessica Moore) sono effettivamente presenti nei crediti finali.
Questo episodio solleva interrogativi sulla valorizzazione del lavoro di team nei grandi progetti videoludici e mette in luce l’importanza di un giusto riconoscimento per tutti i membri coinvolti nel processo creativo. In un settore spesso dominato da nomi noti, è fondamentale ricordare che dietro a ogni grande gioco ci sono team di talenti che lavorano duramente e meritano di essere celebrati.