Il capolavoro di Frank Herbert torna a ispirare il mondo dei videogame, e i fan di Muad’dib possono gioire, anche se Paul Atreides non fa parte della storia di Dune: Awakening. Ecco le nostre impressioni dalla closed beta di questo nuovo MMO creato da Funcom.
Dettagli del gioco
– Sviluppatore / Publisher: Funcom / Funcom
– Prezzo: € 49,99
– Localizzazione: Testi
– Multiplayer: PvP competitivo e co-op online
– PEGI: 18
– Disponibile su: PC (Steam)
– Data di lancio: 10 giugno
Iniziamo a esplorare Dune: Awakening con la giusta dose di cautela. Essere parte di una closed beta è un’ottima opportunità per farsi un’idea, ma è importante ricordare che non si può giudicare un gioco solo da un assaggio, specialmente quando le sue dimensioni sono enormi, come i leggendari Vermi della Sabbia.
Tempo di attesa e prime impressioni
Diamo il giusto tempo agli sviluppatori per rifinire il gioco, soprattutto dopo il recente rinvio di tre settimane. Nel frattempo, concentriamoci sulle sensazioni provate durante il test dell’MMO open world survival di Funcom, che già ci ha regalato emozioni. Certo, ci sono stati alcuni problemi tecnici come bug e un comparto grafico non sempre impeccabile, ma questi sono aspetti comprensibili in un titolo ambizioso e in fase di sviluppo.
Una storia alternativa
In Dune: Awakening, gli eventi che conosciamo sono stati completamente stravolti, come un’onda che cancella le tracce sulla sabbia. Paul Atreides non è mai nato e i Fremen sono scomparsi come miraggi nel deserto. Lady Jessica non ha seguito il suo cuore, ma ha dato alla luce una figlia invece del prescelto. Anche il Duca Leto è sopravvissuto, ma ha trovato la sua vita intrappolata in una guerra per il dominio di Arrakis contro gli Harkonnen.
Funcom ha creato una linea temporale alternativa, ma familiare, nell’universo di Dune. Anche senza Paul, ci si sente subito a casa, soprattutto quando il nostro personaggio, creato tramite un editor abbastanza standard, affronta la prova del Gom Jabbar. Iniziamo nei panni di un prigioniero su Arrakis, con il compito di indagare sulla scomparsa dei Fremen. Ogni giocatore avrà un ruolo cruciale nella scalata al potere, schierandosi o con gli Atreides o con gli Harkonnen.
Le basi della sopravvivenza
Durante il tutorial, ho imparato a muovermi in questo ostile pianeta, recuperando liquidi e evitando colpi di calore. Ho trovato una pistola affettatutto utile per raccogliere risorse e costruire oggetti e consumabili, come siringhe per mantenere l’idratazione. Ho anche scoperto che le vibrazioni sulla sabbia possono essere pericolose, poiché attirano i Vermi della Sabbia.
Gameplay e meccaniche
Le prime ore di gioco sono ricche di attività, con una progressione ben strutturata. Ci sono molte risorse da raccogliere, equipaggiamenti da creare e abilità da apprendere. Tuttavia, le meccaniche di crafting e costruzione non sembrano particolarmente innovative, richiamando a un’impostazione classica. Questo non è necessariamente negativo, ma è bene tenerlo a mente.
Nonostante ciò, ho solo scalfito la superficie del potenziale di Dune: Awakening. Funcom promette ornitotteri, tempeste di Coriolis, dungeon e un sistema di gilde che arricchirà ulteriormente il gioco. Sento che ci sia molto da scoprire, ma il sistema di combattimento non mi ha colpito particolarmente. Le animazioni rigide e la mancanza di feedback emozionante nei duelli PVE lasciano a desiderare, anche se c’è la possibilità di diversificare le strategie man mano che si avanza nel gioco.
Un’ambientazione affascinante
Una delle certezze che porto da questo test è l’ambientazione. L’universo di Herbert è un grande palcoscenico per un survival game, con scenari mozzafiato. Vedere un Verme della Sabbia sorgere in lontananza mentre si cerca di raccogliere materiali è un’esperienza unica. Speriamo che questo contesto epico sia sorretto da un gameplay solido e coinvolgente.
Le sfide di un buon MMO
Creare un MMO di successo è una vera sfida. È fondamentale mantenere viva l’attenzione della comunità con continui aggiornamenti e nuove sfide, specialmente in un mondo come Arrakis, dove l’acqua è un bene prezioso. La ricetta per il successo prevede un equilibrio tra diverse meccaniche di gioco, e il grind è un elemento inevitabile in questo genere.
Con l’Open Beta di maggio all’orizzonte, non vedo l’ora che arrivi il 10 giugno per scoprire cosa ci riserva Dune: Awakening. Le aspettative sono alte, e l’universo di Herbert potrebbe trasformarsi in un’esperienza open world davvero unica.