Quando ho chiesto a un sviluppatore di Bloober Team di fornirmi un rapido riassunto di Layers of Fear durante il Game Developers Conference di quest’anno, è emerso quanto sia complesso il progetto. Sulla carta, si tratta di un remake sia del primo Layers of Fear che del suo seguito, fusi insieme in un unico pacchetto. Tuttavia, questa descrizione non rende giustizia al lavoro svolto. Il pacchetto include infatti una quantità enorme di nuovi contenuti che espandono entrambi i giochi, collegando retroattivamente le loro storie. La parola “remake” non riesce a catturare appieno l’essenza del progetto.
Ho avuto la possibilità di comprendere meglio l’ambizioso intento del progetto quando ho provato alcuni estratti di tre dei suoi capitoli al GDC. Con un notevole aggiornamento visivo, una meccanica di gioco innovativa e numerosi contenuti inediti, Layers of Fear promette di andare ben oltre le aspettative per offrire un’esperienza definitiva per la serie.
Affrontare l’oscurità
La mia demo inizia con il Capitolo 1, completamente nuovo per la serie. Invece di controllare il pittore del primo gioco o l’attore del secondo, ora sono un scrittore. Appunti sparsi rivelano che ha vinto una borsa di studio per scrittori, permettendole di rifugiarsi in solitudine in un faro. Questo breve estratto introduce la sua storia attraverso una tradizionale esplorazione in prima persona. C’è un momento di paura quando scopro un dipinto che lampeggia in modo minaccioso, ma questa sezione sembra più un racconto introduttivo. Bloober non ha rivelato come si collegherà alle altre storie, ma ho già alcune ipotesi.
Quando passo al capitolo successivo, mi ritrovo in un territorio familiare. Ora sono in una parte del primo Layers of Fear, controllando il pittore mentre crea la sua opera principale. Qui posso concentrarmi sull’impressionante rinnovamento visivo del remake, reso possibile dall’Unreal Engine 5. Il cambiamento più significativo e impattante riguarda l’illuminazione del gioco. La versione originale presentava zone di oscurità tra stanze più illuminate. In questa nuova versione, gli spazi sono molto più dinamici, con raggi di luce blu che filtrano dalle finestre o candele che illuminano naturalmente gli angoli. Questo migliora notevolmente l’atmosfera, rendendola più simile a una vera casa infestata.
La luce gioca un ruolo fondamentale anche quando salto al Capitolo 5, un altro segmento completamente nuovo. Questa parte, più incentrata sui puzzle, mi fa prendere una lanterna, che ha molteplici funzioni durante la demo. In primo luogo, è pratica: alzandola, posso illuminare corridoi bui (e sfruttare al meglio il potenziamento dell’illuminazione). Serve anche come strumento per risolvere enigmi e come arma. Se la illumino su un ghoul in avvicinamento per alcuni secondi, esso si scioglierà in una pozza di mel