Nvidia ha recentemente commentato su social media un vecchio scherzo del pesce d’aprile riguardante l’intelligenza artificiale nei giochi, affermando che “il futuro non è mai lontano”.
Per capire meglio, torniamo al 2017, quando Nvidia presentò un video divertente in occasione del pesce d’aprile, incentrato su un dispositivo chiamato GTX G-Assist, capace di aggiungere funzioni stravaganti di IA ai videogiochi. Quello che sembrava inverosimile all’epoca oggi potrebbe apparire realizzabile, a distanza di sette anni.
Nel video erano presenti tre funzionalità di IA fittizie, ma solo una sembra davvero possibile al giorno d’oggi. “GeForce GhostPlay” è descritta come un’IA che “osserva il tuo modo di giocare per emularti” e, successivamente, potrebbe giocare al posto tuo. Lo scenario ipotizzato era quello in cui ti trovavi nel bel mezzo di una partita multiplayer e dovevi rispondere alla porta senza poter mettere in pausa il gioco.
Una IA capace di giocare al tuo posto non sembra più così impossibile. Ci sono stati report riguardanti Google DeepMind che sta insegnando alla propria IA come operare nel mondo reale osservando le persone giocare a videogiochi open-world, e l’idea di un’IA che apprenda dal tuo stile di gioco è affascinante.
Naturalmente, il problema principale è rappresentato dal cheating. Nel video si possono impostare parametri su quanto si voglia essere offensivi o difensivi e sul numero di azioni per minuto, ma sarebbe considerato cheating se l’IA potesse solo eguagliare le tue prestazioni nel gioco? E se fosse limitata a brevi intervalli di tempo? Potrebbe rivelarsi utile.
Nvidia si è sempre distinta per le sue sperimentazioni nell’integrazione dell’IA nei videogiochi, in particolare con Ace, un’idea di NPC potenziati dall’IA. Recentemente, Microsoft ha mostrato una demo del Minecraft Copilot GPT-4o, un bot per tutorial in tempo reale piuttosto impressionante. Anche se non si tratta esattamente della funzionalità “BossBoost” dello scherzo di Nvidia, rappresenta sicuramente un passo verso quella direzione.
Siamo solo all’inizio dell’integrazione dell’IA nei videogiochi, e non è difficile capire perché Nvidia desideri unire i suoi due settori principali. Riuscirà a proporre una funzionalità che i giocatori apprezzeranno? Una risposta a un post suggerisce che molti sarebbero favorevoli a un bot che giochi per loro nelle parti meno avvincenti di RPG open-world come Dragon Age: Inquisition o Assassin’s Creed.
Per il momento, non ci resta che attendere eventuali aggiornamenti significativi durante il keynote di Nvidia a Computex, che andrà in onda questa domenica. È probabile che Nvidia non annunci nuove GPU per i consumatori, ma sono attesi alcuni aggiornamenti sull’IA.