Dopo aver recensito il PlayStation Portal lo scorso novembre, avevo opinioni miste su questo dispositivo portatile di streaming di Sony. La mia frustrazione derivava dalla sensazione che fosse un’idea buona ma mal realizzata, apparendo poco conveniente rispetto all’utilizzo di un controller Backbone economico su uno smartphone. Tuttavia, con il passare dei mesi, ho avuto modo di capire meglio il suo utilizzo nella vita quotidiana.
Negli ultimi mesi, il PlayStation Portal è diventato un dispositivo che utilizzo regolarmente. Dopo averlo trascurato per un po’, a gennaio ha iniziato a rivelarsi utile, tanto da tirarlo fuori almeno una volta alla settimana. Anche se la mia valutazione generale non è cambiata, ora ho una visione più chiara su come quest’accessorio possa fungere da compagno superfluo ma piacevole per la mia PS5.
Un cambiamento di vita
L’arrivo del PlayStation Portal è coinciso con un’importante transizione nella mia vita. Dopo tre anni di vita da solo, la mia ragazza si è trasferita nel mio appartamento lo scorso dicembre. Questo cambiamento ha portato a nuove dinamiche quotidiane, dato che ora condividiamo uno spazio ristretto. Entrambi lavoriamo da casa, a pochi passi l’uno dall’altro, e le serate le trascorriamo sul divano.
Condividiamo anche un’unica TV, e inizialmente ero preoccupato su come gestire questa situazione. Il mio lavoro richiede che io giochi costantemente, quindi sapevo che non potevo monopolizzare lo schermo. Ma poi ho ricordato il PlayStation Portal, che stava raccogliendo polvere sulla mia libreria.
Utilizzo pratico
Con l’uscita di Tekken 8, ho cominciato a dedicare parte del mio tempo di gioco PS5 al Portal. Non potevo usarlo per le recensioni di giochi completi a causa della riduzione della risoluzione e dei problemi di latenza, ma era perfetto per rimanere aggiornato su titoli come Final Fantasy VII Rebirth o Dragon’s Dogma 2. Ho iniziato a utilizzarlo per completare missioni secondarie o per giocare a Helldivers 2.
Questa scelta ha messo in luce alcune delle caratteristiche migliori del dispositivo. Lo schermo da 8 pollici è sufficientemente grande da non dover strizzare gli occhi durante il gioco, un problema comune quando uso uno smartphone. Inoltre, la possibilità di utilizzare il DualSense rende l’esperienza di gioco coerente quando passo dalla PS5 al Portal. Sembra di rimanere all’interno della stessa ecosistema, che è uno degli aspetti più attrattivi del Portal.
Problemi di latenza e configurazione
Nonostante il maggior utilizzo del portatile, alcuni problemi che avevo sottolineato nella recensione iniziale continuano a infastidirmi. La latenza dello streaming cloud è diventata più evidente nel tempo, rendendo difficile giocare a titoli che richiedono tempistiche rapide, come Tekken 8. Giochi come Final Fantasy VII Rebirth sembrano più lenti a causa dei ritardi tra i comandi e l’azione sullo schermo, facendomi apprezzare quanto siano precisi i giochi moderni.
Inoltre, la mia configurazione dell’home theater presenta sfide. Ho tutti i miei console collegati a un interruttore HDMI, e quando utilizzo il Portal, la mia ragazza di solito accede alle app di streaming con l’Xbox Series X. Il problema è che accendendo il Portal, il TV si commuta automaticamente sulla PS5, il che può risultare scomodo in una casa con una sola TV.
Una scelta da considerare
Nonostante tutto, la mia opinione sul PlayStation Portal rimane invariata. È un dispositivo di lusso che sacrifica molte funzionalità per mantenere un prezzo accessibile. È una soluzione intermedia nel panorama delle piattaforme di streaming, con un’appeal limitata rispetto ad alternative come il Razer Edge. Tuttavia, ora comprendo meglio a chi consigliarlo. Per le famiglie che si contendono un unico schermo, rappresenta una soluzione pratica che non sembra una grande rinuncia. Sono sempre felice di lasciare la TV e passare al mio Portal.
Questo è il segreto per una casa felice.