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Problemi di burn-in per il nuovo Steam Deck OLED

Il Steam Deck OLED sta iniziando a mostrare segni di burn-in. Un noto YouTuber, Wulff Den, ha pubblicato un video in cui mostra come il dispositivo abbia subito danni da burn-in dopo 1.500 ore di utilizzo. Non è la prima volta che assistiamo a test estremi su questo modello, ma l’esperimento di Wulff Den è particolarmente significativo. È stato uno dei pochi a testare il Nintendo Switch OLED per quanto riguarda il burn-in, e i suoi aggiornamenti nel corso di due anni sono tra i più visti sul suo canale.

Risultati del test di burn-in

Il Steam Deck OLED ha mostrato problemi di burn-in in tempi molto più brevi rispetto al Nintendo Switch OLED. In base ai test di Wulff Den, ci sono voluti poco più di 63 giorni perché il problema si manifestasse, un periodo piuttosto generoso. Un altro YouTuber, The Phawx, ha testato il dispositivo subito dopo il lancio, utilizzando la massima luminosità HDR, e ha riscontrato burn-in dopo sole 750 ore.

Considerazioni sul burn-in

Tuttavia, prima di pensare di buttare via il tuo Steam Deck, è importante sottolineare che questi sono test di stress accelerati. Anche utilizzando la massima luminosità, non si verificherebbe burn-in dopo 750 ore se si alternano contenuti diversi sullo schermo. I tempi riportati si riferiscono a situazioni in cui viene lasciata un’immagine statica sullo schermo, 24 ore su 24.

Nonostante ciò, i test di Wulff Den rivelano l’assenza di alcune protezioni nel Steam Deck OLED per prevenire o ridurre il burn-in. La maggior parte degli schermi OLED è dotata di funzioni progettate per ritardare il burn-in. Monitor come l’Alienware 34 QD-OLED, ad esempio, hanno funzionalità di pulizia dei pixel sia a breve che a lungo termine, che regolano l’uscita luminosa dei singoli pixel per garantire un aspetto uniforme dello schermo. Altri display, come l’Asus ROG PG34WCDM, includono anche l’oscuramento degli elementi statici per prevenire il burn-in.

Tecnologia OLED e durata

Inoltre, le TV OLED generalmente comprendono una forma di pixel shifting, in cui gli elementi statici si spostano lentamente tra i pixel vicini per evitare di stressare eccessivamente un determinato gruppo di pixel. Anche se questo fenomeno non è visibile, aiuta a mantenere lo schermo “fresco”. Con un set di funzioni di mitigazione, uno schermo OLED può durare anni senza problemi.

Tuttavia, il Steam Deck OLED non dispone di queste funzionalità. Wulff Den ha contattato Valve per confermare questa mancanza, e un rappresentante ha dichiarato che “non siamo a conoscenza di problemi da parte degli utenti durante un uso normale”. Va detto che anche il Nintendo Switch OLED, l’unico altro portatile con display OLED, non include queste caratteristiche.

Perché il burn-in si manifesta più rapidamente?

Ma perché il burn-in sul Steam Deck OLED si presenta così rapidamente? La risposta risiede nel fatto che il dispositivo è significativamente più luminoso. Può raggiungere una luminosità massima di 1.000 nit in HDR, un livello paragonabile a quello di un monitor OLED da gioco di alta gamma. Al contrario, il Switch non supporta HDR e, in SDR, non supera i 400 nit.

La luminosità incide notevolmente sulla velocità con cui si verifica il burn-in. Maggiore è la luminosità con cui si utilizza il materiale organico, maggiore è lo stress e più rapida è la degradazione. Questo è il motivo per cui il Steam Deck OLED si deteriora più rapidamente rispetto al Nintendo Switch OLED durante questi test di stress.

Detto ciò, è probabile che tu non utilizzi il Steam Deck a massima luminosità in ogni momento. Inoltre, il dispositivo è dotato di un’opzione di luminosità dinamica, che regola lo schermo in base all’illuminazione ambientale. Il rischio di burn-in è superiore sul Steam Deck OLED rispetto al Nintendo Switch OLED, ma ciò è dovuto alle maggiori capacità del dispositivo di Valve.

Garanzia e preoccupazioni

Un’altra questione è la garanzia offerta da Valve. Il Steam Deck OLED ha una garanzia limitata di un anno, conforme alla maggior parte dei dispositivi elettronici. Questa garanzia copre lo schermo in condizioni di uso normale, ma è improbabile che si verifichi burn-in durante il primo anno di utilizzo. Per questo motivo, molti dei principali marchi di monitor, come Alienware, MSI, Asus, Gigabyte e LG, stanno aggiornando le loro garanzie per i display OLED a due o addirittura tre anni.

Non voglio creare allarmismi riguardo al Steam Deck OLED. È probabilmente il mio dispositivo di gioco preferito grazie alla sua flessibilità, prestazioni solide, autonomia della batteria e, ovviamente, al bellissimo display OLED. Non sono preoccupato per il rischio di burn-in, e se possiedi un dispositivo simile, non dovresti perderci il sonno.

Detto ciò, resta il fatto che le protezioni contro il burn-in non sono sufficienti nel Steam Deck OLED. Lo schermo, capace di HDR e luminosità intensa, aumenta il rischio di burn-in in tempi brevi se utilizzato al massimo. Alcune funzionalità di mitigazione, insieme a una garanzia prolungata per lo schermo, potrebbero fornire un po’ di tranquillità in un settore ancora giovane come questo.