Quando inizio un nuovo gioco in stile Soulslike, mi trovo sempre di fronte a una decisione cruciale: la scelta della classe. Non c’è niente di peggio che dedicare 20 ore a un titolo come Elden Ring e rendermi conto che la classe che ho selezionato non si adatta affatto al mio stile di gioco. Per fortuna, ho già risolto questo dilemma con Remnant 2, il seguito di Remnant: From the Ashes.
Ho avuto modo di provare il gioco durante il recente Game Developers Conference, testando tre classi mentre cercavo di affrontare un boss particolarmente difficile. Anche se all’inizio ho faticato a fare progressi con i miei primi due personaggi, alla fine sono riuscito a dominare i miei nemici con la nuova classe Handler. Devo ammettere che il mio adorabile e letale compagno a quattro zampe ha fatto gran parte del lavoro. Questa esperienza ha risvegliato il mio interesse per il gioco, dato che il nuovo sistema delle classi sembra già funzionare alla grande.
Nuove archetipi
Come il suo predecessore, Remnant 2 è uno sparatutto in terza persona che si ispira al genere Soulslike. Ci sono checkpoint simili ai falò, schivate e enormi boss che si nascondono dietro porte nebbiose. La grande differenza, però, è che l’attenzione è rivolta al combattimento a distanza piuttosto che al corpo a corpo. Remnant 2 mantiene tutte queste caratteristiche, ma la novità principale riguarda il modo in cui gestisce le classi dei personaggi. Ogni archetipo è ancora costruito attorno a un set specifico di armi, ma ora è arricchito da più abilità e vantaggi che si sbloccano gradualmente durante il progresso nel gioco.
Ho potuto notare ciò di persona quando ho iniziato la mia demo con la classe Gunslinger, più equilibrata. Qui ho potuto concentrarmi principalmente sui colpi precisi con la pistola mentre abbattivo nemici in volo. Ho anche avuto modo di provare la speciale abilità del Gunslinger, un attacco multiplo simile a quello di Cassidy di Overwatch. C’è una certa strategia in questo: premendo il tasto giusto posso mirare ai nemici vicini, ma posso anche tenere premuto un tasto per mirare personalmente prima di sparare.
Una buona introduzione al combattimento
Il Gunslinger si è rivelato un’ottima introduzione alle meccaniche di gioco, evidenziando quanto sia soddisfacente il sistema di tiro. I colpi sono potenti e pesanti, facendo sentire davvero il peso dell’azione. Tuttavia, la demo non è stata affatto facile. Mi sono trovato rapidamente circondato dai nemici, subendo danni ingenti mentre cercavo di eliminarli con precisione e schivare i loro attacchi.
Dopo aver preso confidenza con il combattimento, sono finalmente arrivato al boss della demo: una testa fluttuante di aspetto inquietante al centro di un’arena circolare. Dovevo schivare i suoi attacchi tentacolari, muovermi