Videogiochi

Resident Evil 4: l’immersione definitiva con DualSense

Capcom ha finalmente lanciato il remake di Resident Evil 4, migliorando ancora di più uno dei titoli più acclamati della storia dei videogiochi. Se stai valutando quale piattaforma scegliere per l’acquisto, il mio consiglio è chiaro: PS5. Questo perché il remake sfrutta appieno il controller DualSense di Sony, rendendo l’esperienza horror ancora più coinvolgente.

Dalla sua uscita, lo sviluppo dei giochi per PS5 ha avuto alti e bassi nell’integrare le funzionalità del DualSense. Astro’s Playroom, ad esempio, è un ottimo esempio di come sfruttare al meglio i grilli adattivi e il feedback aptico, mentre Returnal ha fissato un nuovo standard su come il controller possa migliorare l’esperienza di gioco. Alcuni titoli, invece, non sono stati altrettanto creativi o, peggio ancora, hanno esagerato. Giochi come Ratchet & Clank: Rift Apart possono risultare scomodi a causa di tiri prolungati e pesanti sui grilli.

Resident Evil 4, però, riesce a utilizzare il controller in modo impeccabile. Per quanto riguarda i grilli adattivi, non si esagera. Quando si impugna un’arma più pesante, come un fucile a pompa o un fucile di precisione, il grilletto sinistro offre giusto quel giusto livello di tensione per far percepire che ha più potenza rispetto a una pistola. Questo consente di avvertire la differenza tra le armi, senza risultare fastidioso.

Il feedback aptico è altrettanto efficace. Mentre corro, posso percepire il peso dei passi di Leon mentre avanza attraverso il bosco. Sebbene questo effetto sia stato ampiamente utilizzato dai sviluppatori finora, Capcom riesce a tradurre il peso in vibrazioni in modo eccellente. Sento chiaramente quanto sia pesante il passo di Leon mentre calpesta foglie o attraversa il fango. Se rimango intrappolato in una trappola per orsi, percepisco la tensione nelle mani mentre Leon cerca di liberarsi. Potrebbe sembrare un normale effetto di vibrazione, ma riesco a sentire davvero lo sforzo di Leonard nel piegare il pesante metallo.

Il miglior utilizzo del controller, però, arriva dallo speaker integrato del DualSense. Questa funzione non è stata sfruttata in modo particolarmente creativo in altri giochi, ma Resident Evil 4 la utilizza alla grande. I suoni di cambio e ricarica delle armi provengono dagli altoparlanti, facendo sembrare che tu stia gestendo le armi direttamente alla vita. È un dettaglio piccolo, ma che arricchisce notevolmente il panorama sonoro.

La mia parte preferita dell’uso dello speaker riguarda le chiamate codex. Nel gioco originale, Leon si fermava per ricevere chiamate in stile Metal Gear Solid con i personaggi non giocanti. Qui, queste interazioni avvengono in modo naturale mentre cammina, piuttosto che su uno schermo di menu. Ogni volta che