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Resident Evil 5: è meglio lasciarlo nel passato

Quando Capcom ha lanciato il remake di Resident Evil 3 nel 2020, ho provato un certo timore pensando a cosa sarebbe successo con Resident Evil 4. Dopo aver dimostrato di saper modernizzare un gioco horror di sopravvivenza con Resident Evil 2, avevo dei dubbi sul fatto che lo stesso approccio potesse funzionare per un gioco puramente d’azione. Fortunatamente mi sbagliavo e il remake di Resident Evil 4 è uno dei migliori titoli della serie. Con questo grande successo, qualcuno potrebbe pensare che Resident Evil 5 sia il prossimo a ricevere un restyling. Ma spero davvero che non sia così.

Un’installazione scomoda

Iniziamo con il motivo più evidente. Resident Evil 5 è stato un gioco estremamente controverso al momento del suo lancio nel 2009, a causa della sua storia e del suo contesto. Cercando di capitalizzare il successo di Resident Evil 4, ambientato in una remota cittadina spagnola, Capcom decise di espandere la direzione “internazionale” della serie, inviando Chris Redfield in Africa occidentale per fermare una minaccia terroristica.

Questo ha creato una premessa scomoda, con Redfield e la sua partner Sheva Alomar che attraversano villaggi e uccidono ondate di africani infettati da parassiti, la maggior parte dei quali di colore. Le implicazioni razziali di questa idea furono subito sottolineate, attirando critiche anche prima del lancio del gioco. La versione finale ha solo aggravato la situazione, presentando Redfield e Alomar che affrontano “mostri tribali” africani, basati in gran parte su stereotipi razziali, con nemici armati di lance che sollevarono allarmi.

Un remake di Resident Evil 5 non potrebbe evitare di affrontare questa controversia, e pare che Capcom non voglia riaprire quella ferita. In un’intervista del 2010, un manager di Capcom ha commentato come il dibattito su Resident Evil 5 abbia influenzato il modo in cui vengono realizzati i giochi della serie. Se il gioco suscitò tali critiche nel 2009, è difficile immaginare quale sarebbe la reazione in un contesto sociale più consapevole come quello del 2023. Capcom sembrerebbe voler evitare di riaccendere quel dibattito, specialmente per un titolo che non ha la stessa celebrazione dei precedenti remake. Considerando che Resident Evil 5 è un gioco relativamente moderno e già disponibile su nuove piattaforme in versione rimasterizzata, un remake completo sembra un rischio inutile per Capcom.

La saga di Wesker

La serie di Resident Evil ha una delle narrazioni più profonde e complesse del panorama videoludico. È ricca di lore, raccontando una storia vasta popolata da corruzione aziendale, intrighi di governo e personaggi complessi che si sono evoluti nel corso degli anni. Se provi a giocare ogni capitolo principale in sequenza, otterrai solo una piccola parte della storia complessiva. Dettagli chiave si trovano in