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Resident Evil Requiem: l’ennesimo capitolo che promette brividi

Siamo di fronte a una delle serie più emblematiche del panorama videoludico, Resident Evil ha attraversato momenti di grande successo e altri più controversi. Negli ultimi anni, però, il franchise ha ritrovato la sua strada, portandoci a chiederci se Resident Evil Requiem possa continuare su questa scia positiva.

Dettagli del gioco

Sviluppatore / Publisher: Capcom
Prezzo: ND
Localizzazione: Completa
Multiplayer: Assente
PEGI: ND
Disponibile su: PC (Steam), Xbox Series X|S, PS5
Data di lancio: 27 febbraio 2026

Circa venti giorni fa, avevamo già condiviso le prime impressioni su Onimusha: Way of the Sword. In quell’occasione, Capcom ci ha dato l’opportunità di provare anche il nuovo Resident Evil, ma solo ora possiamo raccontarvi le nostre emozioni.

Un’esperienza intensa

Ricordo che, mentre giocavo a Resident Evil Requiem, il tempo sembrava non esistere più. La mia attenzione era completamente assorbita da ciò che accadeva sullo schermo, e alla fine della sessione mi sentivo scosso, non tanto per il freddo o la paura, ma per una sensazione palpabile di ansia che mi attraversava il corpo. Era paura.

Un inizio da brivido

La storia inizia con Grace Ashcroft, un’analista dell’FBI, legata e sospesa a testa in giù. Potrebbe sembrare un’immagine scontata per un gioco horror, ma è proprio questo inizio che ci immerge in un’atmosfera inquietante, in perfetta sintonia con i capitoli più recenti della saga. Grace non è un’esperta come Leon; è una giovane donna alle prime armi, più a suo agio tra documenti e computer che di fronte a creature mostruose. Questo contrasto è fondamentale per farci sentire la sua vulnerabilità e impotenza di fronte agli orrori che dovrà affrontare.

Una trama avvolgente

L’apertura del gioco ci mostra Grace mentre tenta di liberarsi da un lettino medico, dove aghi le prelevano il sangue. Una volta scampata a questa terribile situazione, ci ritroviamo in un albergo, un luogo che ha un significato personale per Grace, poiché qui sua madre è morta anni fa. Il capitano dell’FBI ha deciso di mandarla a indagare senza alcun rinforzo, un’idea piuttosto discutibile.

Esplorazione e tensione

Mentre esploriamo l’albergo, ci rendiamo conto che l’uscita è bloccata da un interruttore privo di un fusibile, l’unico in circolazione è chiuso in una scatola a chiave. Questo è un classico rompicapo per gli amanti della serie, ma la vera sfida non è tanto la difficoltà del puzzle, quanto la necessità di sopravvivere all’orrore che ci circonda.

Il mostro principale, una creatura che sembra un incrocio tra Nemesis e Lady Dimitrescu, ci darà la caccia, utilizzando non solo vista e udito, ma anche olfatto. Quando si avvicina, possiamo sentirlo annusare l’aria come un predatore in cerca della sua preda. In questi momenti, l’unica opzione è scappare, sperando di trovare rifugio nel buio delle stanze, mentre la tensione cresce e l’ansia ci attanaglia.

Un’anticipazione dell’orrore

Quello che abbiamo vissuto sembra essere solo l’inizio di Resident Evil Requiem, ma è già sufficiente per farci capire che questo capitolo potrebbe essere uno dei più spaventosi mai realizzati. La data di uscita, prevista per il 27 febbraio 2025, ci fa pregustare un ritorno a Raccoon City e un’espansione dell’azione in ambienti più ampi, dove la tensione e l’horror dovranno essere gestiti in modi nuovi e coinvolgenti.

Se il gioco manterrà la stessa efficacia vista in questo primo assaggio, ci troviamo di fronte a un nuovo grande capitolo della saga di Resident Evil, pronto a regalare emozioni e brividi ai fan della serie.