Ultimamente, From Software sembra essere in una fase di grande sperimentazione. Dopo il magnifico open world di Elden Ring, pochi giorni fa è stato annunciato un nuovo progetto PvPvE chiamato The Duskblood. Ma non è tutto: a fine maggio arriverà un altro capitolo, Elden Ring Nightreign, un roguelite ambientato nell’Interregno, dove il tempo gioca a nostro sfavore. Alcuni potrebbero pensare a Fortnite vedendo il cerchio di fuoco che si restringe, ma sono convinto che l’ispirazione per From Software derivi più da Ravenswatch di Passtech Games.
Le meccaniche di Elden Ring Nightreign
Per chi non lo sapesse, Elden Ring Nightreign segue una formula piuttosto interessante. All’inizio di ogni sessione, si sceglie una delle varie classi di avventurieri, ciascuna dotata di equipaggiamento e abilità uniche. Una volta selezionato il personaggio, ci ritroveremo in una versione di Sepolcride con gli ambienti disposti in modo casuale. Durante il nostro viaggio, incontreremo vari punti d’interesse che possiamo decidere di completare per guadagnare esperienza, ottenere nuovi equipaggiamenti e potenziarci. È fondamentale gestire bene il tempo, poiché dopo dodici minuti l’area di gioco inizierà a restringersi, costringendoci ad affrontare un boss potente. Una volta sconfitto, il ciclo ricomincerà, e alla fine della seconda notte ci attenderà il boss finale.
Ravenswatch: un’avventura da fiaba
Ravenswatch, sviluppato dai creatori di Curse of the Dead Gods, ci invita a scegliere tra vari personaggi delle favole e delle leggende, come Sinbad, Beowulf e Cappuccetto Rosso. Ogni partita si articola in tre atti, ognuno con una mappa fissa, ma i punti d’interesse sono sparsi in modo semi-casuale. Questi obiettivi sono classificati in base a tre livelli di difficoltà, distinti dai colori verde, giallo e rosso. Anche in questo caso, come in Elden Ring Nightreign, la gestione del tempo è cruciale: abbiamo solo diciotto minuti per completare quanti più obiettivi possibile, prima di essere catapultati verso il boss di fine atto.
La conoscenza è potere
Il primo impatto con Ravenswatch può essere un po’ scoraggiante. L’abilità nei giochi d’azione conta, ma in questo caso la conoscenza del gioco è fondamentale. Non si tratta solo di conoscere i personaggi e le loro abilità, ma anche di capire quali obiettivi affrontare e in quale ordine. Combattere ogni nemico che incontriamo può rivelarsi una grossa perdita di tempo. È essenziale valutare i campi di difficoltà e decidere se rischiare di affrontare nemici più forti o tornare sui campi più semplici quando siamo pronti. Inoltre, il ciclo giorno/notte influisce sul moveset di alcuni personaggi, rendendo la strategia ancora più importante.
Un mix di sfide e strategia
Ravenswatch presenta un livello di strategia che si fa sempre più profondo. Dopo diverse ore di gioco, si inizia a capire come ottimizzare le proprie scelte, ma non è mai semplice. Talvolta, si può avere la sensazione di poter recuperare una situazione complicata, ma gli imprevisti possono sempre capitare. La struttura di Ravenswatch richiama in parte le meccaniche di un MOBA, con personaggi che hanno abilità attive e passive, il che rende ogni partita un’esperienza unica e coinvolgente.
Un’esperienza cooperativa sfidante
Sebbene il gioco possa essere affrontato in modalità cooperativa fino a quattro giocatori, va notato che questa modalità presenta delle sfide uniche. A differenza di molti giochi cooperativi, dove il lavoro di squadra rende le cose più facili, in Ravenswatch la difficoltà aumenta notevolmente. Con più giocatori, il numero di nemici cresce e la loro resistenza aumenta, il che può rendere più difficile completare gli obiettivi. Inoltre, le interazioni tra i personaggi e le scelte strategiche diventano ancora più complesse.
Osservazioni finali
Ci sono alcuni aspetti che potrebbero essere migliorati, come la gestione dell’aggro dei nemici e la chiarezza visiva in alcune situazioni. Tuttavia, Ravenswatch rimane un gioco eccezionale, con una formula fresca che si distingue nel panorama delle roguelite. Con l’arrivo di nuovi personaggi e aggiornamenti, come Romeo e Giulietta, l’esperienza continua a evolversi. Che siate in attesa di Elden Ring Nightreign o meno, Ravenswatch è un titolo da non perdere per gli amanti del genere.