Videogiochi

Stop Killing Games: un passo avanti grazie al Parlamento Europeo

Dopo il grande successo della petizione popolare, che ha superato il milione di firme, l’iniziativa Stop Killing Games ha ottenuto il sostegno ufficiale di Nicolae Ștefănuță, uno dei vicepresidenti del Parlamento Europeo. Questo politico rumeno, appartenente al gruppo Verdi – Alleanza Libera Europea, ha deciso di schierarsi a favore dei cittadini che hanno promosso questa importante iniziativa.

Ștefănuță non solo ha firmato la petizione, ma ha anche espresso il suo sostegno in un video, sottolineando un punto fondamentale: “Un videogioco, una volta venduto, appartiene al consumatore, non alla società che lo ha venduto.” Questa affermazione risuona forte nel cuore della comunità videoludica, che da tempo si batte per il diritto di possedere veramente i giochi acquistati.

È importante notare che la petizione rimane aperta, quindi c’è ancora l’opportunità di firmare, nonostante sia già stata superata la soglia minima necessaria. La raccolta delle firme si concluderà il 31 luglio, e successivamente la questione verrà analizzata dalla Commissione Europea, per poi passare al Parlamento Europeo. Il supporto di un vicepresidente potrebbe essere cruciale quando l’argomento verrà discusso in assemblea, specialmente dopo le reazioni negative da parte dei publisher.

Se desiderate approfondire ulteriormente il tema di Stop Killing Games, non dimenticate che abbiamo dedicato una puntata del nostro podcast interamente a questa iniziativa, analizzando le varie implicazioni e il significato di questo movimento per il futuro del gaming.