Videogiochi

Un tuffo negli anni 2000: Zenless Zone Zero

Ho iniziato a giocare a Zenless Zone Zero due settimane fa, proprio il giorno prima del Quattro Luglio, e devo dire che mi sta coinvolgendo più di Genshin Impact. Le meccaniche di combattimento sono fluide, le cutscene sembrano estratte da un manga e la scrittura è più sostanziosa rispetto a quella del suo predecessore. La strana e variegata squadra di eroi si muove come se fosse incollata! Durante il mio percorso di gioco, il mio fidanzato, con cui sto da otto anni, mi ha posto una domanda interessante riguardo all’estetica del gioco che non avevo mai considerato prima: “Siamo arrivati al punto in cui i videogiochi si rivolgono alla nostalgia degli anni 2000?”.

Negli ultimi tempi, ho notato che negozi come Hot Topic e Walmart vendono t-shirt grafiche ispirate a marchi iconici come Bratz, Invader Zim, Inuyasha, Lilo & Stitch e Le Superchicche. Questo fenomeno di nostalgia ha permesso a molti, me compresa, di esprimere la propria giovinezza attraverso la moda, anche oltre i 30 anni. Ma un videogioco che abbraccia l’estetica di quel decennio? Questa è una rarità.

Un ritorno al passato

Zenless Zone Zero presenta un paesaggio futuristico post-apocalittico, popolato da Ethereals che emergono dagli Hollows e devastano gran parte dell’umanità. Nuova Eridu, la città costruita dai sopravvissuti, adotta un’estetica rétro che riporta i giocatori negli anni 2000, nonostante alcuni robot gestiscano attività commerciali.

Questa estetica non è priva di elementi degli anni ’90. Random Play, il negozio di noleggio video gestito dai protagonisti Belle e Wise, ricorda il Blockbuster dei tempi passati. A seconda di chi scegli all’inizio del gioco, Belle o Wise, i due cercano di convincere i clienti a iscriversi al loro programma di abbonamento, a prezzo pieno o scontato. Se non sai come funzioni, immagina Movie Pass, il programma di abbonamento mensile lanciato da Blockbuster nel 2004.

All’interno del negozio, le copertine delle cassette e i manifesti rimandano a media popolari degli anni ’90 e 2000. I due poster appesi nella sala sul retro, che funge anche da base operativa per Belle e Wise, sono omaggi a The Fast and the Furious e Neon Genesis Evangelion. Starlight Knight, il programma TV preferito di Billy Kid, è fortemente ispirato ai Power Rangers. È così popolare nell’universo del gioco che Billy cita frasi dalla serie e si considera uno dei Starlight Knights, proprio come molti di noi Millennials facevano dopo aver visto Mighty Morphin’ Power Rangers da bambini. La popolarità è tale che uno dei W-Engines di classe A (armi) è stato progettato dopo il red Starlight Knight, con una stella dorata in cima al casco.

I personaggi di Zenless Zone Zero non solo indossano magliette grafiche con opere dei loro media preferiti, ma anche abiti che riflettono la cultura dei primi anni 2000. I pantaloni cargo, che hanno avuto un grande ritorno nella moda reale, sono i capi d’abbigliamento preferiti di alcuni personaggi come Anton, Grace, Piper, Billy e Koleda. Indossano anche abiti in stile skater, come gonne corte, top con design unici, scarpe con la zeppa, pantaloni e shorts a vita bassa, tutti elementi che un tempo erano l’invidia di ogni adolescente le cui scuole non permettevano quel tipo di abbigliamento.

Anche la tecnologia del gioco è un mix di vecchio e nuovo. Belle e Wise usano smartphone, mentre altri personaggi portano con sé telefoni a conchiglia. Alcuni ricordano il ricercato Motorola Razr, mentre altri sembrano telefoni Sanyo con fotocamere integrate. I computer hanno monitor piatti, ma le TV sono per lo più CRT e a tubo catodico, dotate di videoregistratori invece di lettori DVD, anche se i DVD erano prevalentemente usati negli anni 2000. Inoltre, nell’arcade c’è un gioco simile a Snake chiamato Snake Duel, che consente di giocare contro altre persone.

Un’estetica che racconta una storia

L’estetica degli anni 2000 non è solo una scelta stilistica; riflette un momento culturale preciso. Alcuni giochi degli anni 2000, come Tony Hawk’s Pro Skater 3 e Def Jam Vendetta, si inseriscono perfettamente in quel decennio. L’ambientazione di questi titoli rispecchiava la cultura reale dell’epoca. Zenless Zone Zero si svolge in un periodo compreso tra questo decennio e quello successivo. L’ambiente si colloca a metà tra due epoche: il presente e l’inizio del nuovo millennio.

I residenti di Nuova Eridu vivono in un’era in cui il mondo è in uno stato terribile a causa della distruzione portata dagli Ethereals. Le persone si aggrappano alla cultura pop, sperando in tempi migliori. Parte di ciò che mi sta piacendo di Zenless Zone Zero è il suo valore meta, poiché queste referenze mi portano conforto. A volte desidero tornare indietro di 20 anni e rivivere i miei giorni di pre-adolescenza, giocando all’aperto con gli amici, guardando i miei programmi preferiti su Cartoon Network e Nickelodeon, giocando ai videogiochi e sfogliando riviste per adolescenti alla ricerca delle ultime tendenze, senza preoccuparmi del clima politico teso o delle catastrofi ambientali che minacciano il nostro futuro.

Per rispondere alla domanda del mio fidanzato, sì, siamo sicuramente arrivati al punto in cui i videogiochi si rivolgono a chi è cresciuto negli anni 2000. Zenless Zone Zero è pura nostalgia per i Millennials; forse la mia generazione ha bisogno di quel piccolo conforto proprio in questo momento.