Il creatore di Magic: The Gathering, Richard Garfield, ha deciso di avventurarsi in un nuovo progetto insieme al team australiano The Tea Division. Parliamo di Vanguard Exiles, un auto-battler con carte che ha subito catturato la mia attenzione, portandomi a provarlo in accesso anticipato.
Dettagli del gioco
– Sviluppatore / Publisher: The Tea Division
– Prezzo: 14,79€
– Localizzazione: Testi
– Multiplayer: Competitivo online e locale
– PEGI: ND
– Disponibile su: PC (Steam)
– Data di lancio: Già in Accesso Anticipato
Senza voler sembrare presuntuoso, posso dirvi che i prossimi dodici mesi saranno decisivi per il destino di Vanguard Exiles, con miglioramenti, aggiunte di contenuti e bilanciamenti in arrivo. Quindi, per ora, vi racconterò le prime impressioni e vi darò una panoramica delle meccaniche principali di questo gioco promettente.
Un’ambientazione dieselpunk affascinante
Dimenticate l’universo fantasy di Magic: The Gathering, perché Vanguard Exiles ci porta in un contesto post Prima Guerra Mondiale, caratterizzato da uno stile dieselpunk. Qui, magia e tecnologia si intrecciano in modi sorprendenti. Il mondo è stato devastato da un evento catastrofico noto come Giorno delle Ceneri, che ha costretto gli esiliati di diverse fazioni a vivere in un regno martoriato dai conflitti. I giocatori, nei panni di un Generale, devono riunire questi emarginati in Squadre, superare le differenze tra le varie fazioni e guidare le proprie truppe verso la conquista di un mondo in rovina.
Al momento, la parte narrativa si limita a questa introduzione, in quanto il gioco è ancora in fase di sviluppo. Attualmente, sono disponibili solo tre fazioni, ciascuna con le proprie caratteristiche: The Ironhand Dominion (tecnologia), i Magus (magia) e The Scintillant Assembly (una fusione di entrambe). Ulteriori fazioni saranno aggiunte in futuro, come indicato nella roadmap presente sul sito ufficiale.
Le meccaniche di gioco
Ogni fazione ha un proprio set di carte, che rappresentano unità e magie da giocare all’inizio di ogni round. I giocatori iniziano la partita scegliendo una delle quattro Squadre a loro disposizione, composta da un mix di unità provenienti da due fazioni diverse. Iniziano con tre carte e, ad ogni nuovo round, possono scegliere una carta tra tre opzioni per ampliare la propria “mano”. La conquista delle zone è il fulcro del gioco: il primo a raggiungere 80 Punti Vittoria (PV) vince.
Ogni round è organizzato in turni in cui le unità attaccano automaticamente in base all’Iniziativa, finché tutte le zone raggiungibili non vengono conquistate. Quando ciò accade, la mappa si resetta, le unità tornano disponibili e si espande con nuove zone da conquistare. Ogni zona fornisce un certo numero di PV quando viene reclamata, rendendo ogni mossa cruciale. Un aspetto interessante è che le mosse dell’avversario rimangono sconosciute fino alla fase di Rivelamento, creando un elemento di sorpresa.
Un gameplay accessibile ma con margini di miglioramento
Il gameplay è semplice e intuitivo, con ogni pedina che presenta valori di attacco e salute, oltre a abilità uniche. Non ci sono costi di mana: l’unico modo per ottenere monete è conquistare le zone. Questo rende alcune scelte strategiche più accessibili, ma potrebbe anche lasciare i giocatori più esperti desiderosi di una maggiore complessità.
L’auspicio è che vengano integrate ulteriori meccaniche per arricchire l’esperienza di gioco, poiché al momento la struttura è piuttosto lineare. La gestione delle unità e il sistema di potenziamento sembrano un po’ secondari e sarebbe interessante vedere come verranno sviluppati.
Vanguard Exiles ha il potenziale per offrire un’esperienza strategica unica, mescolando elementi di board game, card game e auto-battler. La necessità di ampliare il numero di fazioni, unità, magie e modalità è evidente, ma è normale in un titolo in Accesso Anticipato. Restate sintonizzati, perché seguiremo da vicino l’evoluzione di questo gioco e le sue future implementazioni, mentre noi nerd continuiamo a esplorare mondi sempre più affascinanti.