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I quattro fratelli Yuzuki: una famiglia unita

L’amore familiare, la crescita e il passaggio all’età adulta sono temi di grande importanza nella cultura giapponese, e spesso troviamo queste tematiche al centro di molti anime e manga. Queste opere ci raccontano le avventure di giovani protagonisti che devono affrontare il difficile compito di lasciare l’adolescenza per diventare adulti e autonomi. Le sfide si amplificano ulteriormente quando i personaggi devono affrontare la mancanza dei genitori, situazione che porta a sacrifici e a una maturazione precoce. Oggi ci concentriamo su I quattro fratelli Yuzuki, un manga slice of life del 2018, attualmente in corso in Giappone con otto volumi, creato da Shizuki Fujisawa, che ha vinto il 66° Shogakukan Manga Award come miglior shoujo. La serie è recentemente arrivata in Italia grazie a J-POP Manga.

Una famiglia in difficoltà

I protagonisti del manga, i fratelli Yuzuki, vivono insieme dopo aver perso entrambi i genitori due anni fa. Da quel momento è Hayato, il più grande, a prendersi cura della famiglia, gestendo sia il lavoro che l’istruzione dei più piccoli: Mikoto, Minato e Gakuto. Questo primo volume funge da ottima introduzione, presentando ciascun fratello attraverso capitoli dedicati. In questo modo, possiamo approfondire il loro carattere individuale e il legame che li unisce, oltre ai rapporti con i personaggi esterni che li supportano.

Iniziamo con Minato, il fratello più impulsivo, che nutre un certo risentimento nei confronti di Mikoto, il quale, sebbene più grande di lui di pochi mesi, appare già più maturo e indipendente. Tra i due si sviluppa una rivalità che, pur essendo unilaterale, non intacca il loro affetto. In passato, Minato ha vissuto l’assenza di attenzioni da parte dei genitori, a causa della salute fragile di Mikoto, il che ha influenzato profondamente il loro rapporto. Tuttavia, col passare del tempo, quel risentimento si è trasformato in un amore fraterno sincero, anche se Minato deve ancora imparare a mettere da parte il proprio orgoglio.

Successivamente, incontriamo Gakuto, il più piccolo dei fratelli. Nonostante la sua giovane età, mostra una certa maturità e consapevolezza, preoccupandosi del benessere di Hayato, che si sforza di non far mancare nulla alla famiglia. Gakuto desidera crescere per poter aiutare i suoi fratelli e non sentirsi un peso. Trova un inesperato amico in Kojiro, un vicino di casa che, un giorno, si prende cura di lui mentre aspetta il ritorno di Hayato. La conversazione con Kojiro, priva del tono condiscendente a cui è abituato, offre a Gakuto spunti su come possa contribuire, nonostante la sua giovane età.

Infine, seguiamo la giornata di Hayato, che si destreggia tra lavoro e responsabilità familiari, trovando poco tempo per se stesso. Dopo la morte dei genitori, ha rifiutato qualsiasi aiuto esterno, temendo che ciò potesse portare alla separazione dei fratelli. Tuttavia, nel profondo, sa che accettare supporto potrebbe facilitare la sua vita. Hayato si è trasformato da fratello maggiore a genitore surrogato, e i suoi sforzi incessanti per mantenere la famiglia unita potrebbero compromettere la sua salute.

Un’introduzione efficace

La scelta di narrare le storie di ciascun fratello attraverso aneddoti autoconclusivi si rivela vincente, poiché permette una solida introduzione ai personaggi e al contesto in cui si muovono. Le peculiarità di ciascuno di loro emergono chiaramente, così come i legami con i personaggi secondari, che provengono da situazioni familiari diverse e potrebbero apportare ulteriori spunti narrativi.

Toni drammatici e leggerezza

Ogni fratello porta con sé le proprie insicurezze e problemi, spesso accentuati dalla differenza d’età e dalla necessità di mostrarsi più maturi per sostenere gli altri. Tuttavia, non è del tutto chiaro quale tipo di storia I quattro fratelli Yuzuki intenda raccontare. Nonostante un inizio che promette una narrazione più drammatica, le soluzioni ai conflitti appaiono piuttosto rapide e semplificate, limitando un approfondimento su tematiche già di per sé complesse. Considerando il contesto difficile in cui si trovano, sarebbe interessante esplorare aspetti più realistici, come le difficoltà sociali ed economiche. Ma per avere un quadro completo, dovremo attendere i prossimi volumi.

I disegni sono caratterizzati da uno stile pulito e curato, con particolare attenzione all’espressività dei personaggi e all’uso dei retini. Sebbene il disegno risulti semplice, si armonizza perfettamente con l’atmosfera che la storia crea, conferendo un tocco di grazia grazie a linee morbide e delicate. La qualità della carta e l’illustrazione sulla sovraccoperta, colorata in stile acquerello, sono di alto livello, anche se l’impaginazione presenta alcune discontinuità, come l’abbondanza di spazi bianchi ai lati delle tavole, dovuta a un distacco eccessivo delle immagini dalla rilegatura.

Una storia di fratellanza

“Siamo fratelli e, qualunque cosa accada, restiamo una famiglia.” Questa frase racchiude il cuore della storia dei quattro fratelli Yuzuki, che devono affrontare insieme la perdita dei genitori. Hayato si fa carico delle responsabilità familiari, mentre Mikoto, Minato e Gakuto si ritrovano a dover affrontare le proprie emozioni e rivalità. La narrazione ci mostra un gruppo di giovani che, pur essendo amici e rivali, cercano di rimanere uniti nonostante le difficoltà.

Chi dovrebbe leggere I quattro fratelli Yuzuki?

Se amate storie che esplorano i legami familiari e le esperienze di orfani, I quattro fratelli Yuzuki potrebbe colpirvi profondamente, grazie a personaggi con punti di vista diversi e in cui è facile identificarsi. La storia, pur essendo leggera, porta con sé un velo di malinconia, toccando il passato dei protagonisti. Chi ha fratelli troverà sicuramente elementi con cui immedesimarsi nelle dinamiche presentate.

Personaggi ben caratterizzati

Le tematiche sollevate sono potenzialmente interessanti, anche se la rapidità nella risoluzione degli eventi può risultare un po’ affrettata.

Un slice of life promettente

I quattro fratelli Yuzuki parte con una premessa avvincente e temi intriganti. L’unico interrogativo rimane sulla direzione che prenderà l’opera, poiché attualmente sembra seguire un percorso piuttosto comune per un slice of life. Tuttavia, ha il potenziale per emozionare ulteriormente il lettore, attraverso personaggi ben sviluppati e realistici. Anche senza affrontare tematiche più pesanti, il manga riesce a mantenere un’atmosfera piacevole, facendo apprezzare la dolcezza dei legami tra i protagonisti.