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Ichi the Killer: un viaggio nel caos di Kabukicho

Kabukicho è uno dei quartieri più turbolenti del Giappone, un luogo dove la criminalità regna sovrana e la violenza è all’ordine del giorno. Qui, l’atmosfera è pervasa da eccessi e perversioni, creando un contesto che sembra uscito da un incubo. In “Ichi the Killer”, Kabukicho è descritto come una giungla urbana, abbandonata dalle autorità e controllata dalla Yakuza. Al centro di questa anarchia c’è la Yakuza Mansion, un condominio circondato da “love hotel” e abitato da delinquenti di vario genere, un territorio neutrale dove l’uso delle armi è severamente vietato e dove le regole sono praticamente inesistenti.

In questo scenario crudo e spietato, il geniale Hideo Yamamoto racconta le vite di tre personaggi eccentrici, tutti intrappolati in un sistema marcio. Ognuno di loro è vittima e carnefice, segnato dalla vita di strada. Un elemento comune che li unisce è la violenza, che cerca di riempire i vuoti del loro passato. “Ichi the Killer” è un’opera sorprendente ed emozionante, recentemente ristampata in Italia da Planet Manga nel 2022.

Un inizio esplosivo

La storia prende il via con Jii-san, un uomo anziano e misterioso che trama l’omicidio di Yoshio Anjo, uno dei capi più temuti della Yakuza, noto per i suoi metodi brutali. Per portare a termine il suo piano, si affida a Ichi, un giovane con un passato tormentato. Ichi è esperto di arti marziali, ma è anche fragile e insicuro, capace di trasformarsi in un’aggressione inarrestabile quando si trova in una situazione critica. L’assassinio di Anjo segnerà un punto di svolta, rompendo l’equilibrio precario della Yakuza Mansion e scatenando la furia di Kakihara, il braccio destro di Anjo, che darà il via a una frenetica caccia all’assassino.

Profondità psicologica dei personaggi

La narrazione di Yamamoto esplora in profondità le menti tormentate di questi tre protagonisti, rivelando il loro passato e le loro debolezze. Ichi, ad esempio, spesso perde il contatto con la realtà, confondendo il passato con il presente e vivendo momenti di amnesia. La sua follia omicida è abilmente sfruttata da Jii-san, un manipolatore astuto che agisce solo per il proprio tornaconto, generando caos e destabilizzazione nel quartiere.

Kakihara, a differenza degli altri, non cerca né potere né denaro. I suoi piercing e il sorriso sfigurato, che ricorda il Joker di Batman, rivelano un individuo con una relazione particolare con il dolore. Per lui, infliggere e subire dolore è un’ossessione, e in questo stato di estasi la sua brutalità diventa quasi sovrumana.

L’ultraviolenza e il genio di Yamamoto

Hideo Yamamoto è un maestro nel ritrarre la natura umana, spesso esplorando quegli angoli bui che la società tende a censurare. Con “Ichi the Killer”, supera se stesso, offrendo una visione cruda e senza filtri della violenza. L’autore riesce a instaurare un dialogo tra il lettore e i personaggi, mostrando la loro umanità nonostante le atrocità che commettono. La violenza diventa parte integrante della loro esistenza, rendendo le distinzioni tra buoni e cattivi irrilevanti.

Yamamoto riesce a farci vivere al fianco dei protagonisti, il che rende la violenza un elemento naturale del loro ecosistema. Ogni sguardo, ogni gesto e persino l’amore sono contaminati da questo ambiente.

Un disegno che colpisce

Dal punto di vista artistico, Yamamoto si dimostra un disegnatore eccezionale, capace di catturare il movimento e l’anatomia con grande accuratezza. La sua abilità nel disegnare volti e espressioni è notevole; i primi piani trasmettono emozioni forti e complesse. Kakihara, in particolare, è un personaggio che spicca per la sua intensità, con un volto segnato da cicatrici e occhi che brillano di follia durante le sue torture.

Yamamoto gioca abilmente con la censura, mostrando o suggerendo la violenza in modo strategico, creando un impatto emotivo che resta impresso nella mente del lettore. Anche quando non mostra esplicitamente il sangue, il dolore è palpabile e presente.

Ristampa e edizione attuale

Il manga, originariamente pubblicato nel 1998, è arrivato in Italia nel 2022 grazie a Planet Manga. La nuova edizione è un brossurato con sovracoperta satinata, che mantiene la grafica originale e i kanji. Nonostante il prezzo possa sembrare alto rispetto ad altre edizioni, la qualità dell’opera di Yamamoto giustifica ogni centesimo speso.

“Ichi the Killer” rimane un capolavoro ineguagliabile, frutto del genio di un mangaka audace e provocatorio, capace di affrontare temi estremi con eleganza e introspezione, simile ai suoi lavori precedenti come “Hikari man” e “Homunculus”.

Un’esperienza di lettura intensa

Consiglio “Ichi the Killer” a chiunque desideri immergersi nella follia della criminalità. Questo manga ti travolge, ti afferra e non ti lascia respirare. La trama è ricca di colpi di scena e tensione emotiva, un’opera che segna profondamente grazie alla sua rappresentazione cruda e realistica della violenza e della natura umana. Per gli amanti di storie senza filtri e di esplorazioni del lato oscuro dell’animo umano, questa lettura è un’esperienza imperdibile.