Studio MAPPA continua a conquistare il pubblico con ogni nuovo progetto, regalando a ciascuna delle sue opere un’identità visiva e animata distintiva. Con Jujutsu Kaisen 0 – The Movie, non fa eccezione, offrendo un’animazione di alta qualità che esalta le dinamiche dei combattimenti e un design affascinante. I pugni sembrano colpire direttamente lo spettatore, mentre la potenza emotiva delle scene si fa sentire forte, accompagnata da una colonna sonora evocativa che coinvolge tutti i sensi. Il film ha ottenuto un enorme successo, incassando ben 187 milioni di dollari al botteghino. Ma qual è il segreto di questo trionfo? Si tratta di un successo casuale o di un lavoro originale e innovativo nel panorama degli anime e manga?
La storia di Gege Akutami
Il film si svolge un anno prima degli eventi principali di Jujutsu Kaisen e segue le vicende di Yuta Okkutsu, un giovane introverso e timido. Yuta porta con sé il peso di un trauma devastante, una maledizione che si è manifestata in un enorme mostro che lo protegge, ma che porta solo distruzione. Fin da subito, Yuta viene identificato dagli stregoni più anziani come una minaccia e rischia di essere condannato a morte. Tuttavia, Gojo Satoru, il più potente stregone della sua generazione, decide di prenderlo sotto la sua ala per addestrarlo, vedendo in lui un potenziale straordinario nella manipolazione delle energie malefiche.
Yuta entra così in contatto con Inumaki, Panda e Maki, già conosciuti dai fan dell’anime principale, che qui si presentano come matricole. Sebbene Yuta sia inizialmente fragile, grazie al supporto dei suoi amici e del suo maestro irriverente, riesce a imparare rapidamente a controllare l’energia malefica, impiegando una katana come catalizzatore. Tuttavia, la situazione si complica quando Suguru Geto, un ex compagno di Gojo in grado di controllare le maledizioni, trama per impossessarsi di Rika, la maledizione che tormenta Yuta.
Un prequel che arricchisce l’universo di Jujutsu Kaisen
Il capitolo 0 si rivela fondamentale per comprendere l’intera saga di Jujutsu Kaisen. Non solo fornisce un’ottima introduzione a Suguru Geto, un antagonista enigmatico, ma approfondisce anche il funzionamento delle maledizioni. Yuta, come molti lettori del manga sapranno, avrà un ruolo cruciale nelle saghe future. Questo film non è solo un prologo; aiuta a costruire un contesto narrativo coerente, arricchendo il world building e dando vita a un’idea di continuità che permette ai personaggi di risaltare. Tuttavia, l’unico aspetto debole è che la trama potrebbe sembrare meno complessa rispetto a quanto ci si aspetterebbe, rimanendo perlopiù una presentazione piuttosto che un racconto articolato.
La maledizione dell’amore
La maledizione che affligge Yuta ha radici in un trauma amoroso. Rika, la maledizione che lo perseguita, è in realtà una ragazza di cui si era innamorato da bambino, la cui tragica morte davanti ai suoi occhi segna profondamente Yuta. Questo amore si trasforma in un’ossessione che genera una maledizione di incredibile potenza. Gojo, lo stregone più forte, esprime l’essenza del film: l’amore è una maledizione difficile da comprendere. Le maledizioni, nel mondo degli stregoni, nascono dall’energia negativa generata dagli esseri umani. Così, l’amore si presenta come un sentimento complesso, capace di portare sia bene che male, un’arma a doppio taglio.
Un’animazione che colpisce
Jujutsu Kaisen si distingue per la sua fusione innovativa di elementi classici del battle manga. Sebbene non presenti un design del tutto originale o un sistema di poteri inedito, si percepiscono chiari riferimenti a titoli iconici come Bleach, Hunter x Hunter e Naruto, arricchiti da un’atmosfera dark/horror. Miscelando questi elementi familiari, il fumetto e l’anime emergono con una forte identità e originalità. I combattimenti sono supportati da un sistema di poteri strategico e coinvolgente, l’energia malefica ricorda il nen di Hunter x Hunter, ma in una versione più misteriosa e imprevedibile.
Studio MAPPA ha saputo mettere in risalto questi aspetti, creando un anime visivamente impattante, caratterizzato da eleganza nelle scene di combattimento e un tono irriverente che permette di inserire momenti di comicità. Grazie a tecniche di animazione all’avanguardia che combinano 3D e 2D in modo fluido, il film riesce a trasmettere un’emozione nostalgica attraverso una palette di colori leggermente smorzati.
L’adattamento italiano
Il 9 giugno, Jujutsu Kaisen 0 è stato presentato nelle sale italiane da Crunchyroll e Nexo Digital, raggiungendo il secondo posto al box office, subito dopo il nuovo capitolo della saga di Jurassic World. Questo successo si deve anche alla crescente popolarità del manga in Italia, sostenuta dalla prima stagione dell’anime e dal lavoro di qualità di MAPPA. Tuttavia, c’è una nota dolente nell’adattamento italiano: il doppiaggio. Sebbene risulti di alta qualità, alcune voci non rispecchiano appieno le personalità dei personaggi. Ad esempio, Gojo, che nella versione giapponese ha una voce profonda e calda, in italiano suona troppo giovanile, e lo stesso vale per Yuta. Tuttavia, Panda riesce a mantenere una buona fedeltà all’originale, rendendo giustizia a un personaggio così amato.
Chi dovrebbe vedere Jujutsu Kaisen 0?
Questo film è consigliato a tutti gli appassionati del genere battle shonen, a chi cerca un prodotto esteticamente appagante, dal character design alle animazioni dinamiche. Jujutsu Kaisen 0 colpisce con la stessa forza dei pugni di Gojo, gestendo il taglio horror/dark con un ritmo evocativo che riesce a rendere l’orrore delle maledizioni incredibilmente efficace, alternando momenti di sentimentalismo che invitano a riflessioni profonde sulla natura umana. Perfetto per chi ha amato Bleach e Hunter x Hunter e desidera godere di un ibrido affascinante.
Punti di forza:
– Tecniche di animazione fluide e dinamiche
– Approfondimenti interessanti sul mondo degli stregoni
– Combattimenti potenti ed emozionanti
Punti deboli:
– Alcune voci del doppiaggio non si adattano al ruolo
– Trama poco densa e articolata
Jujutsu Kaisen 0 si distingue come un’opera cinematografica di grande impatto visivo che conferma il valore di un prodotto capace di affascinare e coinvolgere. La capacità di gestire ritmo, azione e combattimenti dimostra che, a volte, la forma può essere più significativa della trama stessa. Ottimo per chi cerca un anime che combina estetica e adrenalina in un mix esplosivo.