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Kaguya-sama: love is war – ultra romantic

Kaguya-sama: love is war è una serie che, nel 2019, quando venne lanciata la prima stagione dell’adattamento anime, non avrei mai pensato di seguire. Non essendo un grande appassionato di commedie romantiche, ritenevo che il suo successo fosse un po’ sopravvalutato, ma sono stato clamorosamente smentito e conquistato dalla storia quando, per un motivo inspiegabile, decisi di acquistare i primi tre volumi del manga, pubblicati in Italia da Star Comics. Ne rimasi talmente affascinato da recuperare in un battibaleno tutti i volumi e le due stagioni dell’anime, mentre attendevo con trepidazione questa terza stagione, intitolata Kaguya-sama: love is war – ultra romantic, prodotta da A-1 Pictures e attualmente disponibile in simulcast (e recentemente conclusa) su Crunchyroll, per un totale di 13 episodi.

Un’accademia di élite e una guerra d’amore

L’Accademia Shuchiin è un prestigioso istituto dove si riuniscono studenti di altissimo livello con brillanti prospettive future. Kaguya Shinomiya e Miyuki Shirogane, capi del consiglio studentesco, sembrano essersi innamorati… ma dopo un anno scolastico trascorso insieme, non c’è stata ancora alcuna dichiarazione d’amore. Entrambi sono troppo orgogliosi per essere sinceri e confessarsi i propri sentimenti. Le cose si complicano ulteriormente e ora si trovano coinvolti in una vera e propria guerra, cercando in ogni modo di indurre l’altro a fare il primo passo. Entrambi sono convinti che, in amore, chi si dichiara perde, ed è questo il principio su cui si basa tutta la trama di questo anime.

Ripartenza con il sorriso e nuove sfide

La seconda stagione di Kaguya-sama: love is war si era fermata dopo aver adattato circa 100 capitoli del manga originale, escludendo quelli meno significativi. La terza stagione riparte proprio da qui, con Kaguya che finalmente possiede uno smartphone, che le permette di immortalare momenti importanti trascorsi con il consiglio studentesco. I due protagonisti iniziano a rendersi conto che, prima o poi, dovranno mettere da parte il loro orgoglio e dichiararsi. Ormai tutti i personaggi principali sono stati presentati, con l’aggiunta della ingenua Miko Iino al consiglio studentesco, sempre in conflitto con l’indifferente (ma estremamente relatable) Yu Ishigami. La situazione si fa sempre più intensa, e sia Miyuki che Kaguya sono sempre più convinti di amarsi, trovando modi ingegnosi per spingere l’altro a confessarsi senza essere i primi a “cedere” ai sentimenti. La vita all’Accademia Shuchiin continua tra riunioni sempre più stravaganti, ma alcune nuvole si addensano all’orizzonte, portando con sé eventi personali che verranno svelati nel corso della visione.

Sviluppo dei personaggi secondari

Questa terza stagione dedica anche tempo a personaggi che finora erano rimasti un po’ nell’ombra, come Maki Shijo, la cugina distante di Kaguya, che sta affrontando una forte delusione d’amore, e Ai Hayasaka, la domestica/tuttofare/sicario? di Kaguya, che si trova intrappolata nel ruolo di assistente, limitando la sua libertà di vivere appieno la sua adolescenza. D’altra parte, Chika Fujiwara ha visto il suo ruolo ridotto a semplice comic relief in ogni sua apparizione. Non che ci sia da lamentarsi, dato che la studentessa più stravagante della Shuchiin ha comunque ampio spazio, ma con l’ampliamento del cast era necessario bilanciare meglio i tempi e le situazioni comiche, e A-1 Pictures ha fatto un ottimo lavoro in questo senso.

Umorismo in primo piano

Se nella seconda stagione avevamo lodato l’accento posto sull’aspetto comico piuttosto che su quello romantico, questo trend continua decisamente anche in questa terza stagione. La narrazione avanza a ritmo serrato, mentre i protagonisti si preparano a mettere da parte il loro orgoglio e a dichiarare i propri sentimenti prima che sia troppo tardi. I giochi psicologici per ottenere una confessione si fanno sempre più rari, mentre ora le manipolazioni tendono a essere più mentali e di lungo termine. Inoltre, l’innamoramento non è più riservato solo a Kaguya e al presidente: anche Ishigami inizia a provare sentimenti per altri membri del cast, ampliando le dinamiche amorose e mantenendo l’atmosfera esilarante.

La terza stagione accelera decisamente, evitando il rischio di episodi inconcludenti che possono diluire la trama e ridurre il suo impatto. Ultra romantic si conclude con l’epilogo del Festival dei Cuori Devoti, situato nel volume 15 del manga italiano, e questa scelta di adattare solo i capitoli più significativi, escludendone altri, sembra essere stata fatta in vista della conclusione naturale del manga, che, come confermato da Aka Akasaka, è entrato nei suoi archi narrativi finali. I due episodi conclusivi diventano il fulcro della storia, segnando un punto di non ritorno.

Un’esperienza visiva coinvolgente

Kaguya-sama: love is war – ultra romantic utilizza in modo eccellente il medium dell’animazione per rendere ancora più esilaranti situazioni già divertenti nel manga. Con una miriade di riferimenti a scene iconiche di altre serie e della cultura pop, la manipolazione dell’audio e del video, insieme a filtri e effetti visivi, permette di sfruttare al massimo il potenziale audiovisivo. Sebbene la cura per le animazioni e gli sfondi sia adeguata, non eccelle particolarmente. Un altro punto di forza è la performance dei doppiatori, che contribuiscono notevolmente alla comicità delle gag: ogni battuta è pronunciata con precisione, senza alcuna imperfezione.

Un esempio di come Kaguya-sama: love is war – ultra romantic riesca a sfruttare l’adattamento animato è la sigla di chiusura “My Nonfiction”, creata appositamente per il quinto episodio. Questo brano dedicato al rap è così sorprendente che fa fatica a sembrare reale. Sebbene non abbia il potere memetico della celebre Chika Dance, rappresenta una notevole esibizione tecnica, e sarebbe stato un peccato utilizzarla solo per un episodio. La sigla di apertura, “GIRI GIRI”, realizzata da Suu e Masayaki Suzuki, conferma la qualità anche in questo aspetto.

Gag comiche sempre fresche e originali

Con un’ottima gestione del medium audiovisivo, l’adattamento ha saputo mantenere la freschezza delle gag comiche, mentre diversi capitoli “importanti” del manga sono stati saltati, lasciando spazio a nuove dinamiche e sviluppi.

Un ritorno entusiasmante per una commedia romantica da non perdere

In questa stagione, si parla ancora poco di Kaguya-sama: love is war – ultra romantic, nonostante l’hype pre-lancio fosse alle stelle. Sebbene sia stata eclissata dal successo di SPY x FAMILY, il lavoro di A-1 Pictures si mantiene in linea con le precedenti stagioni, se non addirittura superiore in alcuni aspetti. Le gag sono divertenti come sempre, arricchite dalla trasposizione animata, e la storia sta finalmente prendendo piede con sviluppi narrativi significativi che si preannunciano centrali per una possibile quarta stagione. Se vi sono piaciute le stagioni precedenti o seguite il manga, con questa nuova avventura sarete sicuramente soddisfatti. Una delle migliori commedie romantiche dell’anno.