Yakeppachi to Maria, conosciuto in Italia come Maria e la Bambola, è un’opera unica di Osamu Tezuka, recentemente pubblicata da J-POP all’interno della sua rinomata Osamushi Collection. Questo manga è stato creato in un periodo di grandi trasformazioni sociali in Giappone, caratterizzato da una crescente liberalizzazione in ambito sessuale e dall’emergere della corrente Gekiga, che cercava di portare storie più mature e impegnate al pubblico. Nel 1970, Tezuka decide di affrontare queste tematiche con Yakeppachi to Maria, proponendo una narrazione che va oltre il semplice intrattenimento, cercando di educare i lettori.
Un viaggio nella mente di un adolescente
Il protagonista, Yakeppachi, alias Yakeno Yahachi, è un tipico teppista delle scuole giapponesi, ma nasconde un segreto insolito: un giorno si presenta in infermeria affermando di sentirsi “incinto”. Questo lo porta a scoprire l’esistenza di Maria, un’entità che condivide il suo corpo. All’inizio, nessuno crede alla sua strana affermazione, e il ragazzo viene deriso, in particolare dai membri dell’Associazione dell’Ordito e della Trama, un gruppo di delinquenti guidato dalla bellissima Midori, che ha un debole per lui.
Dopo una serie di eventi, Yakeppachi capisce che Maria è un’entità reale, capace di uscire e rientrare nel suo corpo per proteggerlo. Con il tempo, Maria decide di trasferirsi in una bambola sessuale costruita illegalmente dal padre di Yakeppachi, dando vita a una relazione complessa tra i due, che oscillano tra il legame fraterno e quello genitoriale. Attraverso le loro avventure, affrontano insieme i temi dell’adolescenza e della crescita, portando il lettore a riflettere sulle sfide di quel periodo della vita, il tutto con l’inconfondibile stile narrativo di Tezuka.
Un messaggio di libertà e consapevolezza
Negli anni ’70, il Giappone era un paese in fermento, ma le questioni legate alla sessualità erano ancora fortemente tabù. Con Yakeppachi to Maria, Tezuka si fa portavoce di un messaggio di consapevolezza e libertà, affrontando argomenti come il cambiamento del corpo durante la pubertà e il concepimento. La narrazione alterna momenti di azione avvincente a sezioni educative, creando un equilibrio tra intrattenimento e informazione.
Grazie alla sua formazione medica, Tezuka riesce a spiegare in modo chiaro e accessibile tematiche complesse ai lettori più giovani, utilizzando il manga come strumento per colmare le lacune del sistema educativo giapponese dell’epoca. La presenza di scene audaci non è solo un espediente narrativo, ma serve anche a mettere in luce la realtà delle relazioni tra ragazzi e ragazze, mostrando un lato della vita che spesso era ignorato.
Un’edizione curata e di qualità
Dal punto di vista grafico, leggere un manga di Tezuka è un’esperienza inconfondibile. Il suo stile rimane costante, pur esplorando vari generi e tematiche attraverso oltre 700 opere. L’edizione di J-POP non delude le aspettative: la qualità della stampa è eccellente e i materiali utilizzati sono di buon livello. Pur preferendo note a piè di pagina per le spiegazioni, l’approccio adottato in questo volume è comunque apprezzabile.
Un’opera imperdibile
Maria e la Bambola è un manga che non solo intrattiene, ma offre anche importanti spunti di riflessione su temi come l’educazione sessuale e l’uguaglianza di genere. Grazie alla sua narrazione coinvolgente e alle sue tematiche attuali, si rivolge a un pubblico vasto, rendendolo una lettura formativa ideale per adolescenti e giovani lettori.
In un mix di umorismo e momenti toccanti, Tezuka dimostra di capire profondamente i suoi lettori, proponendo una storia che riesce a toccare le corde giuste. Non lasciatevi sfuggire quest’opera, che rappresenta un’importante tappa nel panorama del manga e della cultura pop giapponese.