My Dress-Up Darling è senza dubbio uno degli anime che ha attirato meno attenzione da parte del pubblico prima della sua uscita, nonostante fosse stato annunciato da Crunchyroll. Anche io, al momento della sua presentazione, l’avevo considerato come un adattamento stagionale piuttosto ordinario, un semplice slice of life con elementi ecchi. Fortunatamente, ho deciso di ignorare le voci pregiudiziali e di dare una chance ai primi episodi. E sono davvero felice di averlo fatto, perché episodio dopo episodio, insieme a una fervente community di appassionati, ho scoperto uno degli adattamenti più sorprendenti degli ultimi tempi.
Il manga originale, Sono bisuku dōru wa koi o suru, è la terza opera del mangaka Shinichi Fukuda, un autore che ha raggiunto la popolarità proprio grazie a questa serie. Pubblicato nel 2018 sulla rivista Young Gangan di SQUARE ENIX, ha ottenuto un buon successo in Giappone, riuscendo a distinguersi dalle solite e noiose commedie romantiche. Dopo tre anni di pubblicazione e quasi cinque milioni di copie vendute, i diritti sono stati acquisiti da CloverWorks, lo studio noto per opere come The Promised Neverland e SPY X FAMILY, per realizzare un adattamento che è andato in onda in simulcast con il Giappone su Crunchyroll.
Una trama che colpisce
La storia ruota attorno a Wakana Gojo, un liceale dalla vita piuttosto particolare. Cresciuto in un ambiente familiare unico e segnato da un trauma infantile, Gojo è un ragazzo solitario e introverso, il cui unico hobby è quello di costruire e modellare le tradizionali bambole hina insieme al nonno, che gestisce l’attività di famiglia. Le bambole hinai, custodite gelosamente come cimeli, vengono esposte durante l’Hinamatsuri, una festa che si celebra ogni 3 marzo. Questo hobby diventa per Gojo un rifugio, ma tutto cambia quando incontra Marin Kitagawa, una vivace gyaru che rappresenta l’esatto opposto di lui.
Marin, scoprendo il talento di Gojo nel cucito, lo coinvolge nel mondo del cosplay, realizzando così uno dei suoi sogni. Questo incontro segna l’inizio di un’avventura che porterà Gojo a scoprire nuovi sentimenti, incluso il primo amore, mentre entrambi esplorano il loro nuovo hobby insieme, affrontando imbarazzi e malintesi. La situazione si complica ulteriormente quando Sajuna “Juju” Inui, una famosa cosplayer, nota i cosplay realizzati da Gojo e decide di coinvolgerlo nei suoi progetti.
Un equilibrio nelle relazioni
Una delle cose più affascinanti di My Dress-Up Darling è la relazione fra Gojo e Marin, che è sorprendentemente equilibrata. Diversamente da molte produzioni giapponesi recenti, qui non ci sono relazioni a senso unico o harem, ma un legame che si sviluppa lentamente, passando dall’amicizia a qualcosa di più profondo. Entrambi i personaggi mostrano vulnerabilità e imbarazzo, rendendo la loro interazione autentica e coinvolgente. Anche se ci sono elementi di fanservice, questi sono inseriti con moderazione e non distolgono mai l’attenzione dalla crescita emotiva dei protagonisti.
Un tocco di fanservice
Non si può ignorare il lato più “piccante” di My Dress-Up Darling, con scene pensate per deliziare i fan. Anche se l’anime è godibile da tutti, è chiaro che ci sono momenti di fanservice, con Marin che appare in situazioni che mettono in risalto le sue curve, creando imbarazzo in Gojo. Nonostante alcune scene siano state censurate rispetto al manga, il coraggio dello studio nel trattare temi adolescenziali e nel rappresentare il giovane amore è degno di nota. Le scene, pur essendo audaci, non risultano mai volgari; anzi, sono sempre collegate ai sentimenti in evoluzione dei protagonisti.
La qualità dell’animazione
CloverWorks, lo studio dietro l’adattamento, ha avuto alti e bassi in passato, ma con My Dress-Up Darling sembra aver trovato la giusta direzione. Anche se non rivoluziona il panorama degli anime dal punto di vista tecnico, si distingue per la pulizia dei fondali, la fluidità delle animazioni e l’espressività dei volti. Marin, in particolare, è rappresentata con una vivacità che riesce a conquistare gli spettatori.
Il doppiaggio è eccellente, con Hina Suguta che offre una performance convincente nel suo primo ruolo importante, mentre Shouya Ishige dà voce a Gojo con naturalezza, catturando perfettamente la sua timidezza. Le sigle di apertura e chiusura meritano un elogio particolare: l’ending di Akari Akase è un omaggio alle classiche produzioni del passato, mentre l’opening del gruppo Spira Spica infonde energia agli episodi.
Un anime da non perdere
My Dress-Up Darling è senza dubbio una delle migliori commedie romantiche recenti su Crunchyroll. La speranza è che la serie prosegua oltre questi primi 12 episodi, promettendo ulteriori momenti emozionanti. È consigliato non solo agli amanti del genere, ma anche a chi è scettico nei confronti delle commedie romantiche, poiché offre un ritmo vivace e una storia che cattura il cuore. In questo anime, l’amore è reale e palpabile, rendendolo uno dei titoli più interessanti della stagione.
In conclusione, My Dress-Up Darling è un anime che riesce a fondere con successo amore e cosplay, regalando agli spettatori una storia fresca e coinvolgente. Non lasciatevi sfuggire questa gemma!