Li si ama o li si odia, i vampiri sono senza dubbio figure affascinanti e controverse, nate nell’Europa dell’Est del XVII secolo. Questi esseri tenebrosi hanno trovato un posto speciale nel nostro immaginario collettivo, sia nella letteratura che nel cinema. Con il loro stile elegante e gli sguardi seducenti, rappresentano un archetipo che viene riproposto in molteplici opere. Tra queste, troviamo “Rosen Blood”, un manga shojo realizzato da Kachiru Ishizue, che ha recentemente fatto il suo ingresso nel mercato italiano grazie a Star Comics.
Una storia avvincente e misteriosa
La trama di “Rosen Blood” è semplice ma intrigante. La giovane Stella, dopo essere stata salvata dal misterioso e affascinante Levi Ruin, viene portata in una magnifica villa immersa in una foresta di rovi. Qui inizia a lavorare come domestica, circondata da quattro uomini che nascondono oscuri segreti. Fin dal primo incontro, Friedrich la avverte: “Gli uomini di questa casa sono pericolosi”. Questa frase si rivela profetica e dà il via a un’avventura ricca di eventi bizzarri, voci misteriose e caramelle dal colore sanguigno che brillano come cristalli.
Cliché e originalitÃ
La trama di Ishizue non è propriamente innovativa e si appoggia su cliché tipici del genere romantico-vampiresco, come l’ambientazione gotica e i personaggi affascinanti. I quattro uomini della villa, tutti estremamente affascinanti e circondati da un’aura di mistero, richiamano alla mente figure simili di altre opere, come Kaname Kuran di “Vampire Knight”. Tuttavia, la scrittrice riesce a dare a ciascun personaggio una personalità distintiva, rendendoli interessanti da seguire.
Levi, ad esempio, sviluppa un forte sentimento di protezione verso Stella, mentre Yoel si distingue per la sua astuzia e il suo spirito giocoso. Friedrich è estroverso e pieno di energia, mentre Gilbert si presenta fin da subito come il più temibile tra loro. Stella, d’altra parte, è la classica protagonista dolce e ingenua, che tende a sottovalutare i pericoli che la circondano. Nonostante alcune reazioni poco credibili, il suo percorso di crescita è già in fase di sviluppo.
L’eleganza della narrazione
La scrittura e il disegno di Ishizue giocano un ruolo fondamentale nel dare ritmo alla storia. La narrazione è fluida e incalzante, e la rappresentazione visiva è chiara e coinvolgente. Stella si ritrova catapultata in un vortice di eventi e personaggi, con incontri e dialoghi che si susseguono rapidamente. È interessante notare come la dinamicità della trama si contrapponga alla staticità dell’ambientazione, poiché ogni avvenimento si svolge all’interno della villa e della foresta di rovi che la circondano. Alcune immagini evocative, come una scena illuminata dalla luna, arricchiscono l’esperienza visiva, portando il lettore a scoprire il mistero che avvolge la storia.
Qualità grafica e presentazione
La qualità del comparto grafico di “Rosen Blood” è indiscutibile. I disegni sono curati e accattivanti, e contribuiscono a mettere in risalto le peculiarità dei personaggi e degli ambienti. La copertina già promette un tratto preciso e affascinante, capace di attrarre l’occhio del lettore. La carta utilizzata è di alta qualità , con una rilegatura che facilita la lettura senza il rischio di danneggiare il volume.
Stella, rimasta sola al mondo, inizia un viaggio alla ricerca di un lavoro, ma un incidente la conduce tra le braccia di Levi, un uomo misterioso e affascinante che la porterà nella sua villa circondata da rose velenose. Qui, Stella si offre di lavorare come cameriera per saldare il suo debito, ignara del fatto che i suoi datori di lavoro siano… vampiri! Con passione, intrigo e atmosfere gotiche, Kachiru Ishizue ci offre una mini serie che non delude.
Un’opera per tutti gli amanti del genere
“Rosen Blood” è un manga gradevole, sebbene non privo di cliché. Il primo volume getta le basi per una trama che ha il potenziale di svilupparsi in modi interessanti. Le inquadrature e il ritmo ben bilanciato dell’autrice rendono la lettura coinvolgente, portando il lettore a esplorare le diverse stanze di una magione vittoriana, avvolta da un alone di inquietudine. Nonostante si basi su formule già collaudate, l’opera mantiene una propria identità , risultando un must-have per i fan del genere e una piacevole scoperta per i neofiti.
In definitiva, “Rosen Blood” è uno shojo tradizionale e intrigante, capace di attrarre chiunque ami le storie romantiche con un tocco di mistero e gotico.