Si è conclusa da poco la prima stagione di Sakugan, un anime composto da dodici episodi, ispirato al romanzo di Nekotaro Inui e realizzato dallo studio Satelight. La storia ci catapulta in un mondo affascinante dove gli esseri umani sono costretti a vivere in colonie sotterranee, circondate da un gigantesco e misterioso “Labirinto”, un’area inesplorata popolata da mostri e insidie. Gli esploratori di questo labirinto, noti come Marker, hanno il compito di mappare le terre sconosciute.
I protagonisti principali, Gagumber e Memempu, sono un padre e una figlia che si trovano a dover affrontare un rapporto complicato, costellato di litigi e tensioni. La loro avventura ha inizio quando Memempu riceve una mappa misteriosa che la guida verso un luogo ricorrente nei suoi sogni, diventato per lei un’ossessione. Memempu è una giovane prodigio, avendo studiato all’università della loro colonia, mentre Gagumber ha un passato da Marker. All’inizio, egli cerca di dissuadere la figlia dai pericoli del suo lavoro, ma alla fine decide di intraprendere il viaggio con lei, sperando di ricostruire il loro legame.
Un mondo da scoprire
Durante il loro cammino nel Labirinto, Gagumber e Memempu visiteranno diverse colonie, ispirate a città reali come New York e alcune località italiane. Nonostante l’ambientazione prometta avventure mozzafiato, la serie si concentra principalmente sulle dinamiche relazionali tra i personaggi, piuttosto che sull’approfondimento dei mostri e dei luoghi. La tensione tra padre e figlia è palpabile: entrambi si amano profondamente, ma la loro interazione è segnata da scontri di carattere. Memempu, pur essendo molto intelligente e capace di creare macchinari straordinari, è spesso impulsiva e si trova a mettere in pericolo i suoi amici. Gagumber, dall’altra parte, incarna un personaggio più maturo, ma a volte risulta come una spalla comica, incapace di tenere il passo con le capacità della figlia.
Un percorso altalenante
La qualità dei personaggi in Sakugan è sorprendentemente variabile. In alcuni episodi, i dialoghi tra Gagumber e Memempu offrono spunti di riflessione interessanti, mentre in altri i protagonisti sembrano rimanere intrappolati in stereotipi. Memempu, sebbene venga presentata come un’eroina brillante, a volte risulta eccessivamente perfetta, trovando soluzioni ai problemi senza difficoltà. Questo può rendere il suo personaggio meno realistico e, in alcuni casi, persino fastidioso. La crescita di Memempu arriva solo nei momenti finali della serie, e la sua impulsività rischia di diventare un difetto che alcuni spettatori potrebbero non tollerare.
Anche Gagumber, pur essendo un ex Marker, spesso fallisce nei suoi tentativi, il che lo fa apparire come un personaggio ridotto a comicità, piuttosto che come una figura di peso. Tuttavia, nei momenti di serietà, dimostra di avere una profondità superiore, aiutando Memempu a capire il mondo che li circonda. Altri personaggi come Zackletu e Yuri ricevono troppo poco spazio per rivelare il loro potenziale, mentre Merooro, un personaggio secondario, si distingue per la sua importanza e sviluppo.
Idee promettenti, ma esecuzione carente
Uno dei punti deboli dello show è la sua trama verticale, che a volte appare affrettata e superficiale. Temi come giustizia, vendetta e libertà vengono affrontati senza un’analisi adeguata, risultando poco incisivi. Tuttavia, l’anime non manca di messaggi importanti, incluso quello ambientalista, che si manifesta attraverso la figura di Merooro, che spiega il funzionamento delle colonie e dell’ambiente circostante, evidenziando le conseguenze delle azioni umane.
Con il progredire degli episodi, si può percepire un certo disorientamento: alcuni episodi offrono approfondimenti, mentre altri sembrano rallentare la trama con storie quasi da filler. Inoltre, il gruppo degli antagonisti viene introdotto in modo brusco, per poi scomparire, causando confusione. Dal punto di vista tecnico, il design dei personaggi è semplice ma efficace, mentre l’animazione mantiene una buona qualità, anche se la CGI presenta alcune lacune.
Colonna sonora avvincente
Un aspetto positivo di Sakugan è indubbiamente la colonna sonora, con brani jazz futuristici che si integrano bene sia nei momenti di dialogo che nelle sequenze d’azione. Le opening e le ending sono curate sia musicalmente che visivamente.
A chi è consigliato Sakugan?
Se siete alla ricerca di un anime simile a Made in Abyss, potreste rimanere delusi, poiché l’approfondimento del mondo e delle creature è limitato. Tuttavia, se preferite una storia che si concentra sulle interazioni tra i personaggi, Sakugan potrebbe fare al caso vostro. La crescita del rapporto tra Gagumber e Memempu è lenta ma presenta momenti di autenticità, anche se altri personaggi rimangono più piatti ma potenzialmente interessanti.
Una storia semplice ma affascinante
Sakugan è un anime che ha saputo catturare l’attenzione con un inizio promettente, ma ha poi faticato a mantenere il ritmo, presentando momenti riciclati e solo sporadiche originalità. Nonostante ciò, si tratta di una serie leggera e piacevole, che esplora un rapporto padre-figlia poco rappresentato nel panorama anime. Con la speranza di un miglioramento nella seconda stagione, i fan attendono di vedere maggiori approfondimenti e sviluppi della trama.