Giochi da tavolo

Macchiavelli: il gioco di carte strategico e coinvolgente

Macchiavelli è un gioco di carte tradizionale, molto popolare in Italia, che regala momenti di strategia e divertimento. L’obiettivo principale è quello di liberarsi il prima possibile delle carte in mano, creando combinazioni valide o riorganizzando quelle già presenti sul tavolo.

Materiale e numero di giocatori

Per giocare a Macchiavelli si utilizzano due mazzi di carte francesi, inclusi o meno i jolly. Il numero ideale di partecipanti varia da 2 a 6 giocatori. A seconda della variante scelta, il mazziere distribuisce un numero di carte che può oscillare tra le 13 e le 15 per ogni giocatore. Il mazzo rimanente, noto come tallone, viene posizionato al centro del tavolo, e si può anche scegliere di scoprire una carta di scarto iniziale.

Inizio del gioco

Dopo aver mescolato i mazzi, il mazziere distribuisce le carte in senso orario. Il turno inizia con il giocatore a sinistra del mazziere, dando il via a una serie di giocate strategiche.

Svolgimento del turno

Il turno di un giocatore inizia con la fase di pesca: il partecipante può prelevare una carta dal tallone o l’ultima carta scartata. Alcune varianti permettono anche di pescare più carte dagli scarti, rendendo il gioco ancora più dinamico.

Apertura e giocate

A differenza di altri giochi come Scala 40, a Macchiavelli non è richiesto un punteggio minimo per aprire. Questo significa che i giocatori possono calare le proprie combinazioni senza limitazioni iniziali. Durante il turno, è possibile creare nuove combinazioni, aggiungere carte a quelle già esistenti o riorganizzare le combinazioni sul tavolo, sia proprie che degli avversari. È fondamentale che tutte le carte sul tavolo alla fine del turno formino combinazioni valide, evitando carte isolate.

Un aspetto interessante è il jolly: se un giocatore possiede la carta che il jolly sostituisce, può scambiarla e riutilizzare il jolly nella stessa mano, oppure decidere di tenerlo per turni futuri.

Combinazioni valide

Le combinazioni valide in Macchiavelli includono:

Tris/Poker: tre o quattro carte dello stesso valore ma di semi diversi (ad esempio: 7♣ 7♥ 7♠).
Scale: almeno tre carte consecutive dello stesso seme (ad esempio: 4♠ 5♠ 6♠).

È importante notare che l’Asso può funzionare sia come carta bassa nella sequenza A-2-3 che come carta alta in Q-K-A, senza però formare sequenze che “girano” come K-A-2.

Caratteristica unica: riorganizzazione delle combinazioni

Una delle peculiarità di Macchiavelli è la possibilità di riorganizzare le combinazioni già presenti sul tavolo. Durante il proprio turno, i giocatori possono spostare, dividere o unire le combinazioni, sempre rispettando la regola che alla fine della giocata tutte le carte devono formare combinazioni valide. Questo aspetto strategico è fondamentale per vincere, e un esempio pratico può chiarire il concetto.

Immagina di avere sul tavolo una scala 4♣ 5♣ 6♣ e un tris 6♦ 6♥ 6♠. Se hai in mano 3♣, puoi spostare 6♣ dal gruppo della scala al tris, creando un nuovo tris (6♦ 6♥ 6♠ 6♣) e formando una nuova scala con 3♣ 4♣ 5♣. Così, tutte le combinazioni rimangono valide.

Jolly e scarto

L’uso del jolly può variare notevolmente: in alcune partite, i jolly possono sostituire qualsiasi carta, mentre in altre si gioca senza di essi. Se presenti, i jolly possono essere sostituiti dai giocatori che possiedono la carta corrispondente. È importante stabilire le regole riguardanti l’uso immediato o differito dei jolly prima di iniziare la partita.

In molte varianti è obbligatorio scartare una carta per terminare il turno, quindi è fondamentale chiarire se si può chiudere senza scarto finale.

Fine del tallone e punteggi

Quando il tallone si esaurisce, si rimescolano gli scarti per formare un nuovo mazzo. Per calcolare i punteggi, ci sono due modalità a seconda del tipo di gioco:

1. Manche singola: vince chi riesce a liberarsi di tutte le carte.
2. A punti (più mani): chi chiude ottiene 0 punti, mentre gli altri sommano il valore delle carte rimaste. Le carte numeriche mantengono il loro valore nominale, le figure valgono 10 punti, gli assi 11 punti e i jolly 25 punti. Alla fine di un numero prestabilito di mani, il giocatore con meno punti vince.

Riflessioni finali e consigli pratici

Prima di iniziare a giocare, è utile stabilire alcune regole per evitare contrasti, come il numero di carte da distribuire, l’uso dei jolly, le modalità di chiusura e le regole per la pesca dagli scarti.

Curiosità!

Il nome Macchiavelli deriva da Niccolò Machiavelli, il noto filosofo del Cinquecento, il cui aggettivo “macchiavellico” descrive situazioni complesse e strategiche, un po’ come le dinamiche di questo affascinante gioco di carte. La sua natura strategica e la necessità di pianificazione rendono Macchiavelli un’esperienza di gioco che stimola la mente, perfetta per gli appassionati di sfide intellettuali.